26° San Giò Verona Video Festival

Cultura e Spettacolo
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Verona, dal 23 al 27 luglio 2020 - Compie 26 anni il San Giò Verona Video Festival, la manifestazione cinematografica più longeva della città di Verona. In programma ci sono visioni da cinque Continenti per leggere il nostro tempo. A cura del Cineclub Verona, direttore artistico Ugo Brusaporco. Inizio proiezioni alle ore 17 e alle 21, ingresso gratuito.

Il Festival è dedicato al ricordo di Corso Salani. 

 

Sala del CTG a Santa Maria in Chiavica, Via Santa Maria in Chiavica 7, Verona

 

Nonostante il Covid-19, l’unico virus è l’AMARE IL CINEMA! Lo scorso anno, per festeggiare i 25 anni del Festival avevamo scritto: “Avanti tutta!” Poi dopo una bellissima edizione ecco la chiusura della nostra sede storica, la ex chiesa di Santa Maria in Chiavica, con un destino forse segnato da luogo di cultura a pizzeria. Così va il nostro paese, ma non è bastato, ancora non sono finiti i lavori nel nostro vecchio cortile del Tribunale dove c’erano le proiezioni all’aperto. Ed ecco terzo, ma non ultimo il virus che tutto blocca, anche Cannes. E il Cineclub cosa fa? Rinuncia alla ventiseiesima edizione del suo festival? No!
Dal 23 al 27 luglio a Verona ci saremo, si stanno muovendo tanti amici perché sia una grande edizione.
Tanti i film arrivati, corti e lunghi e sapete perché?
Non potevamo tradire un amico.
Dieci anni fa moriva improvvisamente Corso Salani, dirvi chi era, se non lo conoscete è facile, avete presente Fellini?
Lui era il contrario. Lui era l’unico erede di Roberto Rossellini.
L’unico!
Lui era cinema e video era poesia e letteratura, era il nostro Festival, utopia e sogno, e per questo oggi ci siamo ancora, in quei cinque giorni d’estate che Fred Zinnemann, celebrò.
Dal 23 al 27 luglio si verranno immagini in continuo movimento, coscienti come tutte le opere d’arte che esistono solo perché dopo essere fatte sono viste.
Questo è il compito del nostro Festival, mostrare.
E il mestiere del pubblico è saper vedere, insieme.
Nulla da dire di più
Non mancate al Festival! non è un invito è un imperativo!
Viva il Cinema! Evviva il San Giò Verona Video Festival numero 26!

Ugo Brusaporco, Direttore Artistico del San Giò Verona Video Festival

 

 

 

Compie 26 anni San Giò Verona Video Festival, la manifestazione cinematografica più longeva della città di Verona.

Compie 26 anni, proprio nell’anno in cui il Cineclub Verona, che promuove il Festival, festeggia i suoi primi 80 anni. Era nato, come Cineguf, nel 1935 e tra i suoi fondatori c’era Luciano dal Cero, eroe della Resistenza, di cui quest’anno ricorrono il centenario della nascita (1915) e i settant’anni dalla morte (fu assassinato il 29 aprile 1945). Luciano nella sua breve vita sognò di produrre film per bambini, oltre a mostrare nella sala del nostro Cineclub i vietatissimi film francesi, sapeva che le immagini in movimento erano veramente, come lo sono oggi, l’arma più forte. Un’arma che tutti devono conoscere e non solo subire.
Da una quarantina d’anni sono partecipe di quell’idea, dal 1979 come Presidente, e poi come Direttore Artistico e factotum, sempre.
Molti Cineclub nel frattempo sono morti, molti Festival hanno avuto lo stesso destino.

Il San Giò Verona Video Festival ogni anno come l’araba fenice risorge dalle sue ceneri e per cinque giorni, dal 23 al 27 di luglio, sempre le stesse date, mostrerà tutto lo splendore delle Storie che va a raccontare. Storie del nostro mondo, non del nostro cortile. Storie, immagini in movimento, capaci di dare emozioni, di far brillare la mente. Storie forse non “divertenti”, perché “divertire” vuol dire allontanare, distogliere qualcuno da qualcosa, mentre i film di questo Festival, come quelli di tutti i Festival, da Cannes in giù, non vogliono allontanare il pubblico dalla realtà, dal nostro mondo, vogliono raccontarlo, renderlo presente.

Ne “Il dottor Živago”, Pasternak scrive il suo disappunto contro la diffusione della parola “divertente”, propria di un mondo inutile alla Storia e al Futuro di un Paese. Questo non vuol dire che non ci siano commedie al Festival, anzi, ma sono prima di tutto frutti di un pensiero attento al mondo, non estraneo ad esso. Una delle difficoltà è dare spazio a tutti quelli che hanno mandato i loro lavori, a centinaia sono restati fuori, da ogni parte del mondo.

In programma ci sono visioni da cinque Continenti per leggere il nostro tempo. Ogni film, corto o lungo, ha una sua traccia profonda, è opera di donne e uomini che raccontano storie come novelli Omeri, e compito del Festival è dare loro spazio, renderli visibili. Pochi mesi fa a Cannes erano 2420 i cortometraggi presentati e un po’ di più erano prima a Clermont Ferrand, e altri in cento altri Festival dove abbiamo cercato di capire l’aria che tira su questo Pianeta, per riproporla qui e farla respirare.

Ugo Brusaporco, Direttore Artistico del San Giò Verona Video Festival

 

INFORMAZIONI

San Giò Video Festival

Via Sottoriva 9, 37121 Verona
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web www.sangiofestival.it

Numeri utili durante il Festival:

  • Ugo +39 348 2296619
  • Michael +39 347 8272632

 Cineclub Verona è una Società di cultura fondata nel 1935

 

PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Giovedì 23 Luglio
Ore 21, Loggia di Fra Giocondo

ALL COME FROM DUST, di Younes Ben Slimane (Tunisia, 9’, 2019)

Un fumo nero invade la città e la distrugge. L'unico uomo rimasto in vita cerca di ricostruirla con acqua e polvere.

CREW
Regia, fotografia, montaggio: Younes Ben Slimane
Produzione / Production company: Le centre national du cinéma et de l’image - cinéparcourt
Musiche: Dawan, Hamza Nasraoui

 

ANOTHER WORLD, di Ng Kai-chung (Hong Kong, 2019, 14')

Una bambina innocente morta con un peccato indimenticabile non viene mai dimenticata da un piccolo spirito tenuto intatto dall'umanità. Si incontrano in un altro mondo in cui nulla rimane immutato. Mentre l'amore cresce tra di loro, il piccolo spirito è riluttante a prendere la bambina per lasciare l'altro mondo in reincarnazione. È un dolce racconto avvolto da una storia triste che induce alla contemplazione della morte, della perseveranza e della reincarnazione.

CREW
Regia: Tommy Kai chung NG
Sceneggiatura: Polly Yeung
Animazione: Aqua Kwok, Bear², Bee Chiu, Kzchan Chan Kong, Fung Mak Siu Tung Sin Pui, Tommy Kai chung NG
Montaggio: Tommy Kai chung NG
Musiche: Guyshawn Wong, Linda Chow, Jacklam Ho, Guyshawn Wong
Cast: Kay Tse, Rosa Maria Velasco

 

MEZZE STAGIONI, di Riccardo Menicatti, Bruno Ugioli (Italia, 2019, 10')

Una giovane coppia si prepara per andare ad una cerimonia. Emilia è in ritardo con la sua vestizione mentre Pietro litiga con il nodo della sua cravatta, agitato per un discorso che non sa come affrontare. I due dialogano per casa, di volta in volta cambiando stanza e... fase della loro vita.

CREW
Regia: Riccardo Menicatti, Bruno Ugioli
Sceneggiatura: Riccardo Menicatti, Bruno Ugioli
Fotografia: Federico Torres
Montaggio: Gaia E. Olmo
Musiche: Martino Vacca, Duo Sole
Cast: Daniel Lascar, Bob Marchese, Francesco Genovese, Giulio Caterino, Chiara Poletti, Fiorenza Brogi, Alessia Arrigo.

 

PULSION, di Pedro Casavecchia (Argentina-Francia, 2019, 7')

I sentimenti oscuri che un ragazzo ha accumulato durante la sua infanzia nascono con violenza dopo la morte di sua madre. Esplorazione del maltrattamento e delle disfunzioni in ambito familiare.

CREW
Regia: Pedro Casavecchia
Sceneggiatura: Pedro Casavecchia
Animazione: Pedro Casavecchia
Montaggio: Pedro Casavecchia
Musiche: Anna Maria Rammou

 

Y LA LLUVIA TAMBIÉN, di Melchor Tame (Argentina, 2019, 18'41'')
Lucas, un giovane adolescente di 15 anni, rimane a casa del suo migliore amico per un paio di giorni durante le vacanze estive. Inizia a sviluppare un desiderio sessuale per Emilia, amica di sua madre. La pioggia è la testimonianza di un universo contraddittorio di sentimenti dove il desiderio e l'impossibilità di realizzarlo a causa di regole sociali, crea un bellissimo scenario teso.

CREW
Regia: Melchor Tame
Sceneggiatura: Melchor Tame
Fotografia: Mauro Gauna
Montaggio: Francisco Gomariz
Cast: Valentín Prioretti, Ana Feldman

 

HERENCIA, di Ana Hurtado (Spagna-Cuba-Italia, 2019, 60’)

La Havana è viva. La sua gente è per le strade, nelle piazze, nelle chiese, nelle sale da ballo, nelle scuole. E continua a trasmettere un'eredità fatta di antiche risate, ritmi africani, colori forti. "Eredità" è una storia di emozioni, in cui le immagini parlano da se. In questo documentario si vedranno l'incrocio e la transculturazione presenti a Cuba. Queste due parole dicono tutto.

CREW
Regia: Ana Hurtado
Sceneggiatura: Ana Hurtado, Pere Marzo
Fotografia: Camilo Widmaier
Montaggio: Pere Marzo

 

Venerdì 24 Luglio
Ore 17, Santa Maria in Chiavica

TRASTORNOS DEL SUEÑO, di Sofía Paloma Gómez, Camilo Becerra (Cile, 2018, 77’)

Joel vive praticamente sul posto di lavoro, l’edificio di cui è il custode notturno e in cui vive sua cugina Mari, da poco divorziata. Con lei intrattiene una fragile relazione basata sul sesso. Alla vigilia dei festeggiamenti per Capodanno, Joel viene licenziato ed è costretto a tornare a vivere a casa di sua madre e sua nonna.

CREW
Regia: Sofía Paloma Gómez, Camilo Becerra
Sceneggiatura: Sofía Paloma Gómez, Camilo Becerra
Fotografia: Sofía Paloma Gómez
Montaggio: Sofía Paloma Gómez
Musiche: Raúl Calderón
Cast: David Hernández, Carla Gaete, Angélica del Pilar Flores Herrera, Carmen Rosa Herrera, Simón Aravena, Claudia Flores.

 

MI PIEL LUMINOSA, di Gabino Rodriguez e Nicolas Pereda (Messico-Canada, 2019, 39’)

Nel marzo 2018 alla nostra produzione è stato commissionato dal Ministero dell'Istruzione Pubblico un film per registrare come sono state utilizzate le risorse del programma "miglioramento delle scuole primarie " su diversi piani della Repubblica Messicana. La prima scuola che abbiamo visitato è stata la scuola Tomás Moro nello stato di Michoacán. In questo posto abbiamo trovato una storia che sembrava uscita da un sogno.

CREW
Regia: Gabino Rodríguez, Nicolás Pereda
Sceneggiatura: Gabino Rodríguez, Nicolás Pereda
Fotografia: Nicolás Pereda
Montaggio: Nicolás Pereda
Musiche: Nicolás Pereda
Cast: Mario Bellatin, Teresa Sánchez

 

Ore 21, Loggia di Fra Giocondo

MANUALE DI STORIE DEL CINEMA, di Stefano D'Antuono, Bruno Ugioli (Italia, 21'17'')

Manuale di storie dei cinema è un documentario che racconta la storia dei cinema di Torino, ne analizza il presente e avanza ipotesi sulle prospettive future della sala cinematografica. Ibridando il genere documentario con la commedia e arricchendo la narrazione con diverse scene di fiction e con interviste ad alcune delle voci più importanti del cinema e della cultura torinese, il film segue in senso cronologico l’evoluzione dell’esercizio cinematografico cittadino: dalle esperienze di pre-cinema alla fine dell’Ottocento; alle eccellenze di inizio Novecento, come produzioni del muto e cinema di lusso; poi sale d’essai, Museo del Cinema e festival; fino all’attualità e alle ipotesi sulle sale del futuro, nel più ampio contesto nazionale contemporaneo.

CREW
Regia: Stefano D'Antuono, Bruno Ugioli
Sceneggiatura: Stefano D'Antuono, Bruno Ugioli
Fotografia: Bruno Ugioli
Montaggio: Gaia E. Olmo
Musiche: Stefano Danusso, Cristiano Lo Mele
Animazione: Donato Sansone
Cast: Carlo Valli, Martina Donà, Giaime Alonge, Giorgio Serra, Gabriele Bocchio, Cesare Scova.

 

L’APPARTAMENTO DI VICOLO PURGATORIO, di Paolo Scolari (Italia, 2020, 14’14”)

Progettare la propria vita facendo guidare le proprie scelte dal ragionamento e dal calcolo o lasciarsi vivere, assecondando le circostanze, gli eventi, il destino?

CREW
Director: Paolo Scolari
Screenplay: Paolo Scolari
Cinematography: Paolo Scolari
Editing: Paolo Scolari
Music: Marco Pasetto
CAST: Andrea De Manincor

 

LAST DATE, di Marielle Sjømo Samstad (Germania, 2020, 13')

Charlotte è pronta a conoscere il suo appuntamento di successo, ma Alexander si è rivelato un uomo diverso da quello che ci si aspettava. La seduttrice deve prendere in mano la situazione per sfuggire allo psicopatico. Nel gioco di nascondere la sua identità, la domanda è chi è chi?

CREW
Regia: Marielle Sjømo Samstad
Sceneggiatura: Marielle Sjoemo Samstad, Christian Passeri (Story)
Fotografia: Christian Passeri
Montaggio: Nuno Martini
Musiche: Luca Dalmasso
Cast: Hannah Prasse, Joel Cederberg, Max Ludolf, Richard Gonlag.

 

MURGHAB, di Martin Saxer, Daler Kaziev, Marlen Elders (Germania, 2019, 81’)

Una generazione fa, a Murghab non mancava nulla. Essendo la città con la maggior altitudine dell’ex URSS, situata in prossimità di confini delicati come quelli con l’Afghanistan e la Cina, riceveva da Mosca ricchi approvvigionamenti. C’erano elettricità, un aeroporto, un cinema e un ospedale con il riscaldamento centralizzato. Ma da allora sono occorse diverse peripezie. Eppure la vita va avanti: le rovine del socialismo offrono una quantità di nuovi, benché precari, espedienti per cavarsela. Seguiamo un gruppo di uomini che raccolgono arbusti, un’infermiera, un’insegnante di storia e un saldatore che monta cucine a partire dagli scarti della modernità sovietica. Un film invernale sulle avversità, il lavoro e la speranza.

CREW
Regia: Martin Saxer, Daler Kaziev, Marlen Elders
Sceneggiatura: Martin Saxer, Daler Kaziev, Marlen Elders
Fotografia: Martin Saxer
Montaggio: Martin Saxer, Marlen Elders
Musiche: Moritz Kunkel

BIOGRAPHY
Martin Saxer è un antropologo, fotografo e regista svizzero che vive a Monaco in Germania. Ha lavorato in Siberia, in Tibet, nel Nepal e in Tagikistan. Attualmente è a capo del progetto di ricerca Remoteness & Connectivity: Highland Asia in the World dell’Università di Monaco. Murghab è il terzo documentario di Saxer.
Daler Kaziev è un antropologo originario di Murghab. Ha studiato a Bishkek, nel Kyrgyzstan, e sta terminando gli studi alla Cornell University. Kaziev ha svolto approfondite ricerche sulla resilienza delle comunità e sulla mercificazione delle risorse naturali nel Pamir orientale in Tagikistan.
Marlen Elders si è specializzata in antropologia sociale e culturale con una tesi sull’estetica e la percezione sensoriale che sperimentava metodi di ricerca creativa, comprese le tecniche audiovisive. È stata co-curatrice di due mostre e fa parte del progetto di ricerca Remoteness & Connectivity: Highland Asia in the World.

 

Sabato 25 Luglio
Ore 17, Santa Maria in Chiavica

LOS ÍNDALOS, di Gato Martínez Cantó, Santiago Nacif Cabrera e Roberto Persano (Argentina, 2019, 78’)

Aurora Sanchez, "La Pupa", erede di una stirpe di rivoluzionari, evoca la sua vita. Una storia che inizia con la lotta dei suoi genitori in Spagna repubblicana e il suo successivo arrivo in Argentina. Un secolo di militanza, di sangue versato e di vite offerte alla rivoluzione. Roberto e Ivan, suo fratello e figlio, condividono l'esilio nelle terre francesi salvatrici, condividono la trincea nella trionfante Nicaragua sandinista e, come un capriccio del destino, ne condividono la scomparsa durante il tentativo di occupazione della caserma militare di La Tablada. Oggi la lotta di Aurora passa per ottenere giustizia per i suoi "Indili".

CREW
Regia: Gato Martínez Cantó, Santiago Nacif, Roberto Persano
Sceneggiatura: Gato Martínez Cantó, Santiago Nacif, Roberto Persano
Fotografia: Emiliano Penelas
Montaggio: Omar Neri, Monica Simoncini
Musiche: Nicolás Esperante
Animatione: Martín Céspedes

 

Ore 21, Loggia di Fra Giocondo

BASILIO THE MUSICAL, di Owen Shapiro (USA, 2020, 18’)

Carmen Basilio fu l'unico pugile a detenere sia il titolo dei pesi welter che quello dei pesi medi. Ha battuto Sugar Ray Robinson nello Yankee Stadium per il campionato dei pesi medi nel 1957. Ring Magazine lo nominò Fighter of the Year nel 1957, e come uno dei più grandi combattenti degli ultimi 80 anni. Nel 1990, quando è stata creata la International Boxing Hall of Fame, Basilio è stato tra i suoi primi ospiti. La storia di Basilio è unica. Negli anni '40 e '50 si oppose alla folla che governava il pugilato. Fu un amico di Oren Lyons, Onondaga e Seneca Nation Faithkeeper del Turtle Clan, e gli fu dato l'onore di un nome indiano. Basilio ha lottato per i diritti dei suoi compagni di sparring neri. Come un immigrato italoamericano Basilio era una voce per i diritti umani.

CREW
Prodotto e diretto da Owen Shapiro
Scritto da: Owen Shapiro basato sulla sceneggiatura di Basilio di Owen Shapiro, Rick Odom e Gary Youmans, e il libro The Onion Picker di Gary Youmans
Fotografia: Munjal Yagnik
Montaggio: David Hinsch
Musiche: Leo Crandall
Cast: Carmen Basilio: Tyler Hubbell, Christine Fawcett Shapiro: Kay Basilio (older), Leo Crandall: Filmmakerm Danny Akers: Angelo Dundee, David Sansonie: Johnny Dejohn, Janice DiFant: Mrs. Johnson, Alice Juengling: Sue Tosca. Sydney Miller: Kay Basilio (younger). Joe Stray: Willie. David Gandino: Frankie Carbo/Radio Broadcaster. Matt Finn: Ring Announcer. James Marlow: Ring Referee. Brendon Connor: Hotel Manager. Chris Thomas: Oren Lyons. Donnie Hamilton: Donnie Hamilton. Sam Pascarella: Gabe Genovese.

 

ILS (Loro) 77-20, di Paolo Zagaglia (Belgio, 1977-2020, 8'30”)

1977. Un quartiere di una ex importantissima città laniera nell'est del Belgio. Era chiamato «quartier des Italiens» perché abitato da numerosissimi italiani che avevano fuggito la fame e/o il fascismo.
Certo le immagini non hanno resistito al logorio del tempo, ma il regista con il suo testo poetico-politico ha iscritto la sua opera tra i primi video «art et essai». E' ritornato una quarantina d'anni dopo sul luogo e si è accorto che le cose non sono cambiate ma si sono solo spostate.
«Il confinamento ha permesso a mio figlio di rivedere certi miei film che non aveva mai visto ed è stato colpito da «ILS», il mio primo corto filmato in video nel 1977. Ha avuto una grandissima diffusione all'epoca per la sua novità poiché ha permesso alla video portatile nascente di abbandonare il documentario per approdare verso la fiction che più tardi farà nascere il «video art». Due cose mi hanno colpito rivedendo questo film: la prima è che 43 anni dopo l'avrei riscritto tale e quale, la seconda è lo spostamento della concezione del quartiere che da «quartier des Italiens» oggi è diventato «quartier des arabes». Ho sentito il bisogno di dirlo perché la lotta di ieri è uguale, anche se differente, a quella di oggi». (Paolo Zagaglia)

CREW
Regia: Paolo Zagaglia
Sceneggiatura: Paolo Zagaglia
Fotografia: Paolo(1977) e Marco Zagaglia(2020)
Montaggio: Paolo e Marco Zagaglia
Musiche: Stéphane Collin (2020) e Paolo Zagaglia (1977)
Cast: Pierre Javaux

 

ISOLE D'ISTANTI, di Alberto Meroni (Svizzera, 2019, 88’)

Nei luoghi estremi tutto è lontano. Mai abbastanza. Longyearbyen sull’isola di Spitzbergen nelle Svalbard è il luogo abitato più a nord d’Europa, mentre quello più a sud è La Restinga sull’isola di El Hierro, la più piccola delle sette isole Canarie. Due isole distanti, all’opposto che sono tutto e il contrario di tutto, ma possono essere la stessa cosa. Sono i posti dove apparentemente non succede niente e che richiedono più personalità. Questo è un viaggio alla ricerca dell’essenza dell’Europa vista dai suoi confini estremi.

CREW
Regia: Alberto Meroni
Sceneggiatura: Paolo Taggi, Giacomo Taggi
Fotografia: Giona Pellegrini
Montaggio: Alberto Meroni
Suono: Marco Viale

 

LE TOUR D'UN MONDE, di Damien Faure (Francia, 2020, 58')

Ho molte foto, forse troppe, scattate in tutto il mondo. Alcune hanno dato film, altre sono rimaste fuori dal quadro.
Oggi, guardando indietro, voglio farli emergere per assemblarle in modo diverso in modo che creino un'altra visione del mondo, un altro significato. Si tratta solo di abbinarle in modo che ci diano nuove storie, in modo che ci rivelino il "World Tour".

CREW
Regia: Damien Faure
Sceneggiatura: Damien Faure
Fotografia: Damien Faure
Montaggio: Damien Faure
Musiche: Xavier Roux

 

Domenica 26 Luglio
Ore 17, Santa Maria in Chiavica

INOCENCIA, di Alejandro Gil (Cuba, 2018, 120’)

Ispirato a una storia vera. La Avana, novembre 1871. Degli studenti del primo anno di medicina vengono arrestati con una falsa accusa, ma solo otto di loro saranno vittime di un eventi inaspettati. Fermín Valdés Domíngueza, compagno di cella e amico delle vittime, dopo 16 anni di lotta per dimostrare la loro innocenza, segue una pista che lo avvicina alla chiave per svelare una verità sepolta.

CREW
Regia: Alejandro Gil
Sceneggiatura: Amílcar Salatti
Fotografia: Ángel Alderete
Montaggio: Fermín Domínguez
Musiche: Juan A. Leyva y Magda R. Galbán
Cast: Yasmany Guerrero, Justo César Valdés, Luis Manuel Álvarez, Carlos A. Busto, Reinier Díaz, Ricardo Saavedra, Amaury Millán, Omar González, Ángel Ramón Ruz

BIOGRAPHY
Alejandro Gil è regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo.

 

Ore 21, Loggia di Fra Giocondo

TERROIR, di Dawn Westlake (USA, 2019, 6’58”)

The French word ‘terroir’ is used across many languages and cultures to describe the soil and climate factors that give wine its character. Metaphorically, we can look at our human upbringing and the resulting character of various world cultures as ‘terroir’. Factually, we all originate from women, but it is the rare culture that respects or honors this truth. Why do we pervert the vessel of life to its own self-denial?

CREW
Director: Dawn Westlake
Screenplay: Dawn Westlake
Cinematography: Pol Carrizo-Vilarroig
Editing: Pol Carrizo-Vilarroig
Music: GC Johnson
CAST: Dawn Westlake

 

THE FLYING HANDS, “Le Mani Volanti”, di Giovanni Meola (Italia, 2019, 8’ 34’’)

Simon, un bimbo di cinque anni, si appassiona al pianoforte suonato magistralmente dall’anziano nonno che però lo spaventa per i suoi modi bruschi. Mimando nell’aria il suonare i tasti, incredibilmente emette suoni bellissimi anche lui e si convince così di saper suonare. Tuttavia, quando il nonno scompare, il bambino non è capace di far altro che fissare il pianoforte, troppo alto e grande per lui, e… cercare di ’suonare’, ma invano, l’aria con le sue manine.

CREW
Regia: Giovanni Meola
Sceneggiatura: Giovanni Meola
Animazione: Sarah Tabibzadeh
Montaggio: Giovanni Meola
Musiche: Enrica Sciandrone

BIOGRAPHY
Giovanni Meola, drammaturgo, sceneggiatore e regista, teatrale e cinematografico. Formatore teatrale, ideatore e direttore artistico di progetti, rassegne e antologie di letture drammatizzate. La sua produzione drammaturgica si divide tra testi in italiano e testi in napoletano. Dopo gli anni iniziali, nel 2003 fonda e dirige la compagnia indipendente Virus Teatrali con la quale produce o co-produce diversi spettacoli ospitati regolarmente in cartelloni, rassegne, festival e progetti teatrali. Con Virus Film, costola audiovisiva della compagnia teatrale, ha sceneggiato, diretto e prodotto (o co-prodotto) sei cortometraggi pluripremiati.

 

AGNUS DEI 70, di Flavio Sciolè (Italia, 2019, 4’)

Videoarte
Un Cristo contemporaneo immerso in visuali optical con rimandi estetici ai Settanta. Il suono distorto di una risonanza ed il montaggio ossessionante e ricolmo di stacchi permettono all’autore di rendere il video visionario ed anticinematografico.

CREW
Regia: Flavio Sciolè
Sceneggiatura: Flavio Sciolè
Fotografia: Flavio Sciolè
Montaggio: Flavio Sciolè
Musiche:
Cast: Flavio Sciolè

BIOGRAPHY
Flavio Sciolè è attore, regista e performer. Sin dai primi anni Novanta si dedica alla sperimentazione anticinematografica, alla ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo) e alla performance estrema. Principalmente votato alla decostruzione artistica di qualunque arte classica, trova la propria ragione d'essere in atti di deframmentazione e distruzione attraverso le numerose opere proiettate, premiate e segnalate in diversi Festival nazionali e internazionali. E' stato inoltre protagonista di alcune retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino, Londra, New York). Nel 2007 partecipa alla 52a Esposizione Internazionale D'Arte La Biennale di Venezia con due video. Nel 2010 gli viene dedicata una retrospettiva all'interno del Romaeuropa Festival. Moduli principali dell'azione cinematografica: anticinema, estetica, uso deviato di luce, regia, recitazione, montaggio in macchina. Principali stilemi del progetto sono la ricerca monocromatica (luci, costumi), la destrutturazione vocale (viene codificato il modulo della 'recitazione inceppata'), il lavoro sulle icone e sulla macchina attoriale inceppata. L'azione performativa sviluppa, come in quella teatrale, la vocalità e l'anticorpo ma, naturalmente, il tutto non è 'totalmente' predefinito ma un ampio margine è lasciato all'istinto, all'impellenza che guida ogni atto.

 

MỘT KHU ĐẤT TỐT - BLESSED LAND, di Phạm Ngọc Lân (Vietnam, 2019, 18'31'')

Una donna di mezza età e suo figlio visitano la tomba del suo defunto marito - situata in un ex villaggio di pescatori che non lo è più da decenni. Nel cimitero sulle dune sabbiose, vagano a lungo senza trovare la lapide. La sua memoria si è erosa o la tomba è stata nascosta da qualche parte sotto l'erba verde dei nuovi campi da golf? È vero, per i nouveau riche, la terra per i vivi su cui giocare è meglio della terra per i morti su cui riposare.

CREW
Regia: Phạm Ngọc Lân
Sceneggiatura: Phạm Ngọc Lân
Fotografia: Trang Công Minh
Montaggio: Phạm Thị Hảo
Cast: Minh Châu, Hoàng Hà, Thùy Anh, Huy Tiến

 

ESPERO TUA (RE)VOLTA, di Eliza Capai (Brasile, 2019, 93')

Nell’ultimo decennio, con l’aggravarsi della situazione economica e politica nazionale, gli studenti brasiliani hanno protestato duramente, manifestando e occupando centinaia di scuole, per chiedere una migliore istruzione pubblica e la fine delle misure di austerità. Tre studenti delle scuole superiori, che rappresentano le diverse anime del movimento, ci raccontano lo sviluppo della lotta e della repressione poliziesca, i conflitti interni alle organizzazioni studentesche e le loro esperienze personali.

CREW
Regia: Eliza Capai
Sceneggiatura: Eliza Capai
Fotografia: Bruno Miranda, Eliza Capai
Montagio: Eliza Capai, Yuri Amaral
Musiche: Décio 7
Cast Lucas "Koka" Penteado, Marcela Jesus, Nayara Souza

 

Lunedì 27 Luglio
Ore 17, Santa Maria in Chiavica

Cinematografie

MAO CE DUN, di Besnik Bisha (Albania, 2007, 97’)

Il film è ambientato in una piccola cittadina in Albania, svelandone la realtà attraverso gli occhi e le intelligenti azioni di un normale zingaro in un Paese comunista degli anni ‘70. Accanto a un’esistenza civile ben organizzata, si insedia una comunità zingara. Il tranquillo scorrere della loro esistenza sarà turbato dalla nascita di un maschio. Che cosa mai potrebbe turbare la potente organizzazione comunista dell’epoca? Un bambino è nato, ma non uno qualsiasi. Il suo nome è Mao Tse Tung. Uno zingaro Mao Tse Tung negli anni ‘70.

CREW
Regia: Besnik Bisha
Sceneggiatura: Besnik Mustafaj
Fotografia: Sebastiano Celeste
Montaggio: Besnik Bisha
Musiche: Fatos Qerimaj
Cast: Fadil Hasa as Hekuran Romalini, Miola Sitaj as Sulltana Romalini, Ola Sadiku as Xhina, Marko Bitraku as Myslymi, Vangjel Toçe as Tahiri, Zehrudin Dokle as Abdiu

 

Ore 21, Loggia di Fra Giocondo
Serata di Chiusura. Eventi speciali Fuori Concorso

 

GIORNO D'ESTATE, di Elena Gladkova (Russia, 2014, 12’50”)

Basato sulla novella di Guy de Maupassant "L'Uliveto". Il figlio criminale si presenta dal Padre.

CREW
Regia: Elena Gladkova
Sceneggiatura: Elena Gladkova
Fotografia: Ivan Ponomarev
Montaggio: Elena Gladkova
Cast: Igor Lifanov, Alexey Chernikh

 

UNA STORIA D'ARTE, di Marco Pollini (Italia, 2020, 79’)

Elvira, una donna borghese di 70 anni, ricca e viziata, e Antonio, un idraulico grezzo e dispotico di 20 anni, sono legati da una grande passione e amore: l’amore per i quadri e per la pittura. Spinta da questa passione, e, segretamente, dal desiderio di rivalsa contro il suo sogno artistico mancato, Elvira decide di investire il suo tempo e il suo denaro per lanciare Antonio come pittore. Il ragazzo, all’inizio ingenuo e sognatore, crescerà sull’onda di questo interessamento, che, invece di migliorarlo, metterà in luce il suo lato più nascosto, trasformandolo in un uomo freddo e calcolatore. I due si troveranno, così, circondati da un insolito destino in una maestosa villa stile Liberty che nasconde un segreto.

CREW
Regia: Marco Pollini
Sceneggiatura: Gianfranco De Muri
Fotografia: Alberto Marchiori
Montaggio: Adinori
Musiche: Marco Pollini
Cast: Loretta Micheloni, Lorenzo Maggi, Esther Grigoli, Enzo Garramone, Alex Faccio, Sabrina Campagna, Silvia Ferracane, Gianfranco De Muri, Licia Massella, Margherita Sciarretta, Sofia Amber,Alberto De Gaspari

BIOGRAPHY
Marco Pollini è regista, produttore, editore ed autore e da più di 15 anni si occupa di produzione di audiovisivi. Ha prodotto dischi e video di vari artisti internazionali. Ha diretto molti videoclip musicali e documentari non solo in Italia ma anche in Sud America e Stati Uniti. Ha scritto e diretto “Le Badanti”, sua opera prima, e ha distribuito film di grande spessore. Ha scritto e diretto “Moda mia”, il suo secondo lungometraggio, che è diventato anche un libro sulle difficoltà di produrre un film indipendente in Italia, e “Pop Black Posta”, thriller che racconta le conseguenze estreme di ripetuti atti di bullismo.

 

INFORMAZIONI

San Giò Video Festival

Via Sottoriva 9, 37121 Verona
Mob. 348 2296619 - 347 8272632
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web www.sangiofestival.it

Numeri utili durante il Festival:

  • Ugo +39 348 2296619
  • Michael +39 347 827263