Amore e rivoluzione a Roma nel 1849.
Roma, 5 luglio 2014, ore 16.00: Goffredo Mameli e Adele Baroffio.
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina. Sette incontri sul tema delle coppie celebri attive durante la Repubblica Romana, dal 18 gennaio al 5 luglio 2014.
Calendario completo degli incontri:
- 18 gennaio, ore 16.00
Anita e Giuseppe Garibaldi - relatore Lauro Rossi - 22 febbraio, ore 16.00
Giuseppe Mazzini e Cristina Trivulzio di Belgiojoso - relatrice Annamaria Isastia -
22 marzo, ore 16.00
Carlo Pisacane ed Enrichetta Di Lorenzo - relatore Adolfo Noto - 26 aprile, ore 16.00
Margareth Fuller ed Angelo Ossoli - relatore Giuseppe Monsagrati - 24 maggio, ore 16.00
Gustavo Modena e Giulia Calame - relatrice Mara Minasi - 14 giugno, ore 16.00
Colomba Antonietti e Luigi Porzi - relatrice Francesca Di Giuseppe - 5 luglio, ore 16.00
Goffredo Mameli e Adele Baroffio - relatore Andrea Cicerchia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Coppie d’azione, amori rivoluzionari. La Repubblica Romana non fu soltanto il palcoscenico straordinario delle gesta di uomini come Garibaldi e Mazzini, Masina e Manara, Pisacane e Mameli. Fu un momento di partecipazione, di coralità, di virtù pubbliche e private, di passioni visionarie e traboccanti che dalle istanze teoriche di rinnovamento precipitarono nella vita vissuta, riversandosi sugli scranni della politica, sui campi di battaglia, negli ospedali improvvisati e sulle pagine dei giornali, travolgendo tutto e tutti in un empito di vitalità commovente, in cui vita pubblica e vita privata si rincorsero in un suggestivo gioco di specchi.
Sono i presupposti stessi della rivoluzione repubblicana compiuta a Roma il 9 febbraio 1849 a rendere possibile ciò: abolizione di ogni differenza tra cittadini, tutti devono godere di uguali diritti e a tutti si richiedono pari virtù civiche. Anche alle donne. Che rispondono in massa entusiaste al reclutamento per il soccorso ai feriti, preparando bende, somministrando cure, confortando i moribondi.
Su queste sconosciute eroine del popolo, a riscattarne idealmente l’anonimato, svettano i nomi di alcune donne celebri, compagne di vita e talvolta di sventura di esponenti di spicco della vita politica e militare della Repubblica, il misconosciuto universo femminile di vere coppie d’azione in cui i pensieri, la fede politica, gli entusiasmi rivoluzionari rimbalzarono nell’anima degli amanti più forti delle cannonate francesi, in un crescendo di generosità, partecipazione e sacrificio di sé che trova nelle figure statuarie di Anita e Giuseppe Garibaldi i suoi simboli imperituri.
A riscattare la memoria di queste protagoniste anonime saranno alcune donne celebri, compagne di vita e talvolta di sventura di esponenti più o meno di rilievo della dirigenza politica e militare della Repubblica: da Anita, la coraggiosa brasiliana che raggiunge il suo Garibaldi per poi seguirlo nella ritirata in cui troverà la morte, a Enrichetta, la donna che ha lasciato un’agiata vita familiare per unirsi a Pisacane; da Margaret Fuller, la giornalista americana che, congiunta in matrimonio con un ufficiale della Repubblica, racconta al mondo con le sue corrispondenze ai giornali d’oltre oceano i giorni tragici della speranza e della sconfitta, ad Adele Baroffio, amore sconosciuto di Goffredo Mameli; da Cristina di Belgiojoso, la principessa repubblicana incaricata di dirigere gli ospedali, a Giulia Calame, moglie svizzera di Gustavo Modena.
A loro, all’opera da esse svolta in rappresentanza di tutte le donne e ai loro compagni è dedicato il ciclo di conferenze, curato dalla D.ssa Mara Minasi e dal Prof. Giuseppe Monsagrati, promosso da Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che si terrà presso il Museo della Repubblica romana a partire da sabato 18 gennaio fino al 5 luglio 2014. Si è scelto di intitolarlo “Coppie di azione. Amore e rivoluzione a Roma nel 1849” proprio per sottolineare come il contributo di queste donne all’esperienza di libertà del ’49 romano sia meno marginale di quanto comunemente si creda e, al contrario, tenda ad affermare una volontà di partecipazione che, diffondendosi a strati sempre più ampi della popolazione femminile e accompagnando il compimento del Risorgimento, ne evidenzia ancora una volta i profondi contenuti di crescita civile.
La Repubblica Romana del 1849 visse per 5 mesi. Il popolo romano la fece nascere. Mazzini ne fu l'anima politica. Garibaldi il difensore. Mameli, Manara, Dandolo e tanti altri gli eroi che morirono per essa. Gli eserciti di Austria, Francia, Spagna e Regno delle Due Sicilie, per volontà di Pio IX, ne decretarono la morte. Mentre l'invasore entrava in Roma per distruggere la nuova Repubblica Romana, in Campidoglio si dava lettura al popolo della Costituzione che non sarebbe mai entrata in vigore.
In occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata promossa l’istituzione di un nuovo spazio museale, dedicato alla Repubblica Romana del 1849, all’interno di Porta San Pancrazio. Durante i drammatici avvenimenti della primavera e dell’inizio estate del 1849, quando le truppe francesi aggredirono militarmente la Repubblica Romana ponendo la città sotto assedio per un intero mese, Porta San Pancrazio rivestì un ruolo di primaria importanza nella difesa disperata di Roma capeggiata da Giuseppe Garibaldi.
In memoria di quell’eroica resistenza, per la quale sacrificarono la propria vita uomini come Emilio Dandolo, Luciano Manara, Goffredo Mameli, nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Porta San Pancrazio diventa sede di un museo dedicato alla Repubblica Romana del 1849 e alla tradizione garibaldina. Luogo fortemente evocativo dei fatti, la porta costituisce anche un punto privilegiato di lettura dell’area storico-monumentale del Gianicolo che di quella dura battaglia conserva ad oggi ampia memoria a livello monumentale.
INFORMAZIONI
Musei in Comune - Roma Capitale
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Largo di Porta San Pancrazio
Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00 -21.00
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.museodellarepubblicaromana.it