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William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 -– Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616)Verona, 23 aprile 2014. 450 anni! Buon compleanno Shakespeare al Carro Armato.

Non poteva passare in silenzio un brindisi per William Shakespeare nella Verona che vive di turismo grazie al grande Bardo, l’autore più rappresentato al mondo, ma che qui ha trovato casa per i suoi eroi più giovani e amanti: Giulietta e Romeo.

Così il 23 aprile, data di nascita del sommo drammaturgo (a Stratford-upon-Avon ed era il 1564, data che poi, nel 1616, diverrà quella della sua morte), il Cineclub Verona lo ricorderà all’Osteria Al Carro Armato con letture dei suoi sonetti e di parti delle sue altre opere dette da Michael Benson, Ugo Brusaporco e amici, accompagnati da Dario Ferronato.

Si tratta di un momento di riflessione sull’opera di uno dei massimi geni della storia dell’uomo e su quanto la città di Verona ha saputo restituire a uno scrittore che le ha dato fama nel mondo. Un autore che sapeva leggere come pochi il mondo anche profeticamente, come in Amleto, dove si legge:

"[...] novità?
Nulla monsignore, se non che il mondo si è fatto onesto!
Allora, il giorno del giudizio è vicino."

L’appuntamento, al Carro Armato, in Vicolo Gatto, al 3, a pochi passi da Sottoriva e dalle Arche Scaligere, è alle ore 21.

“Corvina mon amour. Storie del vitigno veronese tra Amarone e Bardolino”Verona, venerdì 28 marzo 2014, ore 19.

Un film e un libro sulla Corvina regina della Valpolicella. “Corvina mon amour. Storie del vitigno veronese tra Amarone e Bardolino” si intitola il nuovo progetto editoriale di Salvietti & Barbuffi Editori che ha il più famoso vitigno veronese come protagonista.

Il progetto, ideato dallo scrittore ed esperto di enogastronomia Andrea Zanfi, immagina il vitigno come entità viva, pensante, che si trasforma in interprete e guida narrante di un viaggio che si snoda, fra passato e presente, nei territori della Valpolicella dove la Corvina ha saputo meglio adattarsi alle caratteristiche pedoclimatiche e ha dato i migliori frutti.

Proprio Andrea Zanfi sarà, insieme con l’editore e a noti produttori della Valpolicella, presenterà il suo lavoro venerdì 28 marzo all’Osteria Al Carro Armato, regno di Annalisa, una delle più note donne del vino della nostra provincia.

Nel corso dell’incontro insieme al libro saranno presentati, in omaggio ai vini veneti, alla provincia veronese, prima esportatrice italiana di vini nel mondo, e alle tante aziende, e quindi alle persone che lavorano, perché questo sia possibile, un documentario che parla della realtà della Valpolicella e un nuovo sito web. Si tratta di una prima nazionale per libro, video e web, poi comincerà per i tre il compito più difficile, diventare alfieri della cultura enologica veronese.

L’appuntamento è alle ore 19, l’ingresso all’incontro e al brindisi di saluto è libero.

“Crustáceos” di Vicente Pérez Herrero (Spagna, 2012). Con Francisco Conde, Ruth Armas, Mario ZorrillaVerona, giovedì 6 marzo 2014, ore 21.

Crustáceos” di Vicente Pérez Herrero (Spagna, 2012). Con Francisco Conde, Ruth Armas, Mario Zorrilla.

In questi giorni dedicati al tema della donna, più che a una sua banale festa, Annalisa del Carro Armato, storica Osteria del Centro antico di Verona, in quel Vicolo Gatto che divide con una delle maschere più famose del carnevale veronese: Madonna Verona, presenta, in collaborazione con il Cineclub Verona, il film che più di ogni altro parla della donna di oggi, di quella donna che si innamora in un tempo di crisi economica e morale, ovvero “Crustáceos” di Vicente Pérez Herrero.

Un film sul mondo di oggi nei riflessi di un grande regista, un film sulla Spagna di oggi, su giovani, donne e anziani che manifestano per non morire disoccupati, per non vedersi togliere la sanità e la scuola, per poter vivere e amare, per costruirsi qualcosa che rispetti quello che si è ottenuto, che non innesti la retromarcia sulla civiltà. Con grande poesia, senza urla, il film si dipana tra le proteste delle piazze e le intimità anche violente di chi comunque non rinuncia a vivere, a guardare le stagioni che cambiano, le foglie degli alberi, la luna. Alto è il messaggio del regista: non cedere, non sperare, ma lottare, come quando si ama qualcuno e non si vuole perderlo.

L’appuntamento per chi crede che l’amore conti ancora, per le donne che sanno che solo l’amore vince, è giovedì 6 marzo al Carro Armato, tra Santa Anastasia e Via Sottoriva, alle ore 21, ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

"Lassù in Germania (Storie di emigrazione italiana negli anni Sessanta)", 2012, film documentario di Dario Dalla Mura e Elena PelosoVerona, giovedì 20 febbraio 2014, ore 21.

Serata di ricordi e rabbia, giovedì 20 febbraio al Carro Armato in Vicolo Gatto, a due passi da Santa Anastasia, nel vecchio centro storico di Veronica. Sarà infatti presentato "Lassù in Germania (Storie di emigrazione italiana negli anni Sessanta)", film documentario girato da Dario Dalla Mura e Elena Peloso per raccontare le storie di donne e uomini che dall'Italia sono partiti per cercare fortuna in Germania.

Dalla fine del 1955 l'Italia ha assistito alla partenza di circa 4 milioni di suoi connazionali: una media annuale di circa 80 mila esodi, quindi, che ha avuto la propria punta massima nel 1965, anno in cui partirono ben 270mila Italiani. E nel 2012 ne sono partiti 42 mila. I due autori, che hanno al loro attivo diversi documentari, ma, soprattutto un testo "Il linguaggio cinematografico" scritto insieme nel 1996, in cui teorizzano il loro lavoro, qui hanno raccolto le testimonianze di chi è rimasto e di chi è tornato. Hanno intrapreso un viaggio nel passato che parte dal reclutamento nel centro di emigrazione di Verona e che racconta la vita degli immigrati in un'Europa che sta nascendo dopo le ferite della II guerra mondiale.

L'appuntamento é alle ore 21, saranno presenti i due autori, ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

"City of Life and Death", di Lu Chuan, Verona, giovedì 30 gennaio 2014, ore 21L'olocausto di una città al Carro Armato.

Verona, giovedì 30 gennaio 2014, ore 21.

"È una storia orribile da raccontarsi; non so come iniziare né come finire. Non avevo mai sentito o letto di una tale brutalità. Stupri: stimiamo che ce ne siano almeno 1.000 per notte e molti altri durante il giorno. In caso di resistenza o qualsiasi segno di disapprovazione arriva un colpo di baionetta o una pallottola", così scriveva da Nanchino, allora capitale della Cina, James McCallum, in una lettera alla famiglia, 19 dicembre 1937, quando la città era ormai preda della follia omicida delle truppe giapponesi.

"City of Life and Death", di Lu Chuan, Verona, giovedì 30 gennaio 2014, ore 21Oltre trecentomila furono le vittime nella città e chi sopravvisse portò per sempre con sé la violenza subita. Lu Chuan, uno dei registi più interessanti della Cina di oggi, confeziona con il suo "City of Life and Death" un film su una delle pagine più nere del XX secolo, riuscendo con la sua voglia di verità a scontentare non solo i giapponesi, l’Armata Imperiale di Hirohito attaccò Nanchino, e si abbandonò ad una serie di omicidi di massa, torture, stupri e saccheggi che hanno pochi eguali nella storia dell'umanità, ma anche i cinesi che vengono raccontati in una sconfitta umiliante.

Il film, premiato a San Sebastiano e in altri festival, non ha trovato una via per essere visto nelle sale italiane, per questo è importante la proiezione programmata dal Cineclub Verona all'Osteria al Carro Armato, nel pieno centro di Verona antica, questo giovedì 30 gennaio. Qualcuno ha scritto, dopo aver visto il film: "Più volte si vorrebbe distogliere lo sguardo, alzarsi e non guardare più, ma poi si pensa che questo episodio drammatico, e tanti altri episodi drammatici, si compiono senza che nessuno ne sappia o ne voglia sapere niente. Ed allora si comprende che la memoria non è sterile, che la memoria può aiutarci a muovere ogni nostro passo per la costruzione della pace". Ecco il senso della proiezione al Carro Armato, nella settimana iniziata con il Giorno della Memoria.

L'appuntamento è alle ore 21, presenta il film Ugo Brusaporco, ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

"Yoidore tenshi" (L’angelo ubriaco, Giappone, 1948, 94’) di Akira KurosawaTanti angeli ubriachi al Carro Armato.

Verona, giovedì 23 gennaio 2014, ore 21.

Questo giovedì 23 gennaio il Cineclub Verona presenta all'Osteria Al Carro Armato (vicino a Piazzetta Chiavica, tra le Arche Scaligere e Via Sottoriva) "Yoidore tenshi" (L’angelo ubriaco, Giappone, 1948, 94’) di Akira Kurosawa. Per Kurosawa é il suo primo film davvero personale, con tutta probabilità il primo autentico capolavoro del cinema giapponese del dopoguerra. Kurosawa firma un film occidentale, nel senso di un film che, alla pari con i risultati migliori raggiunti dal cinema hollywoodiano ed europeo, scava dolorosamente nel travaglio spirituale e morale di un momento storico marcato dall'eredità oscura trasmessagli da una guerra in cui ogni punto di riferimento valido precedentemente è stato polverizzato e con esso ogni patetica sicurezza circa quanto è bene e quanto è male.

Un film che, nei suoi tratti essenziali, può a pieno diritto essere considerato come un noir, sanguigno e potente. In questa direzione sono leggibili gli elementi della storia e della messa in scena: la costruzione dei personaggi e dei reciproci rapporti; la collocazione notturna di alcuni tra i momenti più importanti della vicenda; le scelte di fotografia; le conseguenze che la malattia e l'abuso di alcol hanno sul personaggio di Matsunaga la definizione dei due personaggi femminili più importanti, Miyo, l'infermiera, e l'amante di Matsunaga, che più tardi si mette con Okada, posti sotto il segno del fascino che il denaro e il potere sa operare su di loro. Gin, la ragazza del bar - unica donna che vi si sottrae pienamente, non può che prendere atto della propria sconfitta nella morte di Matsunaga, che avrebbe voluto salvare in nome del proprio amore; e, ancora una volta, la cloaca che, con l'idea di palude e di vischiosità che porta con sé, ribadisce e sottolinea la confusione dei valori, il fiore che Matsunaga butta a galleggiare sulle acque putride e il disperante sentimento a cui è condannato chi cerca di venirne fuori.

L'appuntamento è questo giovedì 23 gennaio 2014, alle ore 21, al Carro Armato in Vicolo Gatto tra Sottoriva e Piazzetta Chiavica, ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

"Cyrano de Bergerac", di Jean-Paul Rappeneau

Il Guascone Cyrano sbarca al Carro Armato.

Verona, giovedì 19 dicembre 2013, ore 21.

"Ecco i cadetti di Guascogna" è la voce che corre dritta al cuore ogni volta che si cita il nome di Cyrano de Bergerac (Savinien Cyrano de Bergerac, Parigi, 6 marzo 1619 - Sannois, 28 luglio 1655), cadetto di Guascogna, poeta filosofo e drammaturgo, prima che spadaccino invincibile e fiero soldato ammirato e temuto oltre che per l'arma per i suoi lazzi spiritosi e feroci, che nascono da un naso mostruoso. Pensandosi brutto non riesce a dire il suo amore alla cugina Roxane, di più la consegna nelle mani del giovane Christian de Neuvillette, del quale è innamorata, ma Christian non sa dire parole d'amore. Edmond Rostand nel 1897 trasse dalla sua vita un dramma che il teatro e il cinema subito amarono.

Nel 1990 Jean-Paul Rappeneau ne trasse un film premiatissimo in tutto il mondo: "Cyrano de Bergerac" con un grandissimo Gerard Depardieu nei panni del nasuto eroe, un film che si potrà rivedere questo giovedì 19 dicembre alle ore 21 all'Osteria il Carroarmato, tra le Arche Scaligere e Sottoriva.
Presenta il critico Ugo Brusaporco. L'ingresso è libero.

"The Tango Lesson" di Sally Potter, Gran Bretagna 1997

Il tango di Sally Potter al Carro Armato.

Verona, giovedì 5 dicembre 2013, ore 21.

Il tango, l’amore, la vita. Sally Potter spiega: “Volevo che questo film avesse la purezza muscolare di una narrativa distillata e tuttavia l’immediatezza del rischio vissuto. Volevo che mostrasse la sensazione della danza piuttosto che come essa appare… Volevo fare molte domande sull’amore e sul lavoro e sulla creazione. Su come l’inventare sembri realmente essere un trovare. E come fare film (e scrivere) sia in sostanza vedere (e ascoltare)”. Ecco dunque "The Tango Lesson" di Sally Potter, un film del 1997, un film molto biografico, dove biografia è vivacità del vivere. Sequenza dopo sequenza, senza sosta, Sally Potter sceglie di mettersi a nudo, con tutte le sue fragilità con tutto un bisogno d'amore che solo il cinema e il tango sanno ben spiegare.

Il film sarà presentato questo giovedì sera, 5 dicembre, al Carro Armato, storica osteria in Vicolo Gatto 2, centro antico di Verona, tra Arche Scaligere e Sottoriva. L'appuntamento è alle ore 21, ingresso libero. Info: 045 803 0175.Carlo Lizzani, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Federico Fellini, Francesco Maselli, Cesare Zavattini, Alberto Lattuada impegnati in: "L’amore in città" (1953)

all'Osteria al Carro Armato la notte del grande cinema italiano.

Verona, giovedì 28 novembre 2013, ore 21.

Notte del grande cinema italiano all'Osteria al Carro Armato in Vicolo Gatto nel centro antico di Verona, a due passi da Sottoriva e dalle Arche scaligere. Protagonista il genio collettivo di Carlo Lizzani, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Federico Fellini, Francesco Maselli, Cesare Zavattini, Alberto Lattuada impegnati in un film unico: "L’amore in città" (1953). Un film in cui si ricostruiscono sei storie che raccontano l'Italia di quegli anni e la tragedia é lo scoprire quanto poco è cambiato il nostro paese dove storie drammatiche di suicidi, di ragazze madri che abbandonano i figli, di prostituzione, di imbecillità ovvero di come gli uomini pensano alle donne che vedono per strada.

Tra gli attori si ritrovano Giovanna Ralli, Valeria Moriconi, Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi nell'episodio "Gli italiani si voltano" di Alberto Lattuada, e si potrà rivedere il dimenticato Antonio Cifariello (1930-1968), attore e documentarista troppo presto scomparso in un incidente aereo, qui nell'episodio "Agenzia matrimoniale" di Federico Fellini. André Bazin a proposito dell'episodio "Caterina" diretto a quattro mani da Francesco Maselli e Cesare Zavattini scrive qui "la realtà supera tutta la prudenza dell'arte". Georges Sadoul ha così commentato: "Nel film erano concentrate le principali speranze italiane del 1950. Ma la crisi del 1954-60 e l'incomprensione dei produttori impedirono che si sviluppasse secondo le sue possibilità la carriera di Maselli, mentre Fellini e Antonioni (allora sconosciuti) riuscirono a imporsi ma non senza fatica. Il film è visto oggi come il punto estremo cui la poetica neorealistica (zavattiniana) ha potuto spingersi".

L'appuntamento è alle 21, ingresso libero all'Osteria al Carro Armato. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Paul, Mick e gli altri. Un film di Ken Loach. Titolo originale: The Navigators. Gran Bretagna, Germania, Spagna 2001. Verona, giovedì 21 novembre 2013, ore 21Il tempo delle privatizzazioni e la fine della civiltà.

Verona, giovedì 21 novembre 2013, ore 21.

Ci sono film che più di ogni inchiesta sanno raccontare il nostro vivere quotidiano, e se la maggior parte dei veneti non sanno che pochi giorni fa un vagone dedicato al trasporto dei pendolari ha preso fuoco, un film come "The Navigators" di Ken Loach che sarà presentato all'Osteria al Carro Armato, in Vicolo Gatto, tra Santa Maria in Chiavica e Sottoriva, questo giovedì 21 novembre, sa ben spiegare il perché.

Un perché che è alla stessa base di tragedie come quella di Viareggio dove un treno provocò una strage. Ken Loach con il suo solito coraggio racconta una storia europea che ha origine nel 1995. Questo è l'anno delle grandi privatizzazioni che portano non solo alla deriva i lavoratori inglesi, ma che aprono la strada alla fine delle lotte sindacali in nome di un non identificato progresso, di una modernità in cui l'ideologia è ritenuta solo un peso i nome di un efficientismo che fa rima con servilismo e schiavismo del lavoratore.

Ken LoachKen Loach parla di lavoro interinale, di flessibilità, di piani di produzione e, importante, di amministratori delegati che nascondono la parola "padrone", che tolgono responsabilità a chi guida le fabbriche, che colgono responsabili a chi lavora, nuove parole che i vecchi operai faticano a comprendere e che i nuovi senza lavoro sono costretti a imparare. Gli operai di Ken Loach, ferrovieri, scoprono il disastro civile che si sta attuando, scoprono che in gioco non c'è solo per loro la prospettiva di perdere le ferie retribuite, le indennità, i contributi, ma per tutti la perdita della sicurezza nei trasporti, nei servizi necessari alla vita di ogni giorno.

L'appuntamento è alle ore 21, ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Paul, Mick e gli altri. Un film di Ken Loach. Con Joe Duttine, Tom Craig, Venn Tracey, Steve Huison. Titolo originale: The Navigators. Drammatico, durata 96 min. - Gran Bretagna, Germania, Spagna 2001.

INFORMAZIONI

Osteria AL CARROARMATO

Vicolo Gatto 2, 37121 Verona
Tel. 045 8030175