San Giò Verona Video Festival

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San Giò Verona Video Festival 20esima edizione, Verona, dal 23 al 27 luglio 2014

L'ARTE DI LÉO FERRÉ E PIPPO DELBUONO VINCONO IL XX SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL. E dopo tanti film le giurie del San Giò Verona Video Festival hanno espresso i loro giudizi.

Per la Giuria del classico Verona Video Festival dedicato ai corti guidata dalla sceneggiatrice e documentarista tedesco-argentina Cuini Amelio Ortiz il miglior film è stato: "Avec le temps" dello spagnolo Iván Díaz Barriuso con la seguente motivazione: "Per aver saputo coniugare con grande senso cinematografico una canzone di forte impatto emozionale con immagini che restituiscono pienamente il sentimento malinconico del tempo che passa". Lo stesso film ha guadagnato il Premio Logan per l'eleganza delle immagini.

La Giuria composta da Sirakan Abroyan, Ida Travi, Asal Emami, Andrea Crozzoli, Nino Battaglia, Paolo Micalizzi, Marco Ongaro, ha poi premiato per la miglior regia Clément Tréhin-Lalanne per il suo "Aïssa" con la seguente motivazione: "Partendo da un semplice controllo burocratico di routine, mette a fuoco con precisione ed essenzialità la violenza quotidiana che colpisce le fasce più deboli e meno garantite della società europea".

Migliore fotografia a Damian Horan per il film "In passing", del canadese Alan Miller per aver saputo usare la fotografia in termini narrativi, sottolineando con leggerezza il dramma di un momento estremo: non è mai troppo tardi per innamorarsi.

Premio per la miglior sceneggiatura a Wouter Bongaerts per il suo "Mia", "la sceneggiatura scolpisce il senso di smarrimento nella frenesia di una grande metropoli senz'anima, e la capacità di ritrovarsi".

Il premio per l'interpretazione è andato a Andrea Simonetti attore nel suo "Alle corde" per la sfida vincente di una recita misurata e efficace attorno a un dramma devastante sotto il profilo umano e sociale.

La miglior musica a Shoefiti per "Zima" di Cristina Picchi, "perché la musica entra nel film come elemento che riesce a legare narrativamente il sottile confine tra la vita e la morte in quei luoghi russi estremi".

Premio "Gosfilmfond" a "Ab Ovo" di Anita Kwiatkowska-Naqvi, "opera che segna un passaggio fondante del'arte dell'immagine". Lo stesso premio nella sezione lunghi è andato a "Yo Decido, El Tren De La Libertad" del Colectivo de mujeres contra la reforma de la ley del aborto. Il Premio Dino Coltro al video che meglio esprime i valori della tradizione a "Very Good Dirt" della canadese Catharine Parche che attraverso un uso sapiente della fotografia sa proporre una valorizzazione del territorio e delle tradizioni aperte al cambiamento.

Il Premio Solidarietà FEVOSS a "Darovete Na Vlahvite" (The gift of the Magi) del bulgaro Ivan Abadiev.

Il premio come miglior lungo è andato a "Sangue" di Pippo Delbono "per la forza con cui il regista, grande uomo di teatro, con mezzi squisitamente cinematografici declinati nelle forme di una regia fortemente innovativa coniuga il dolore intimo e personale della perdita della madre con i tempi nei quali vive, simboleggiati nel film dalle rovine struggenti della città de L’Aquila".

La miglior regia dei lunghi é andata alla giovane cinese Han Shuai per "The Time To Live And The Time To Die", "per la grande capacità di intersecare una storia individuale con quella generale della Cina, realizzando con sobrietà e passione una asciuttezza carica di immagini ed emozioni". La stessa Giuria guidata da Hector Navarrete ha assegnato il premio come miglior interprete a Dina Tukubayeva per il film "Nagima" di Zhanna Issabayeva, "per la capacità di esprimere con un’apparente freddezza una sofferenza lacerante e profonda che si esplica in una scelta individuale e catartica, e offre uno sguardo particolare al femminile sulla possibilità di sopravvivenza".

Ugo Brusaporco

San Giò Verona Video Festival 2014, Anno XX

San Giò Classic in corto

PREMI / AWARDS

La Giuria

Presidente: Cuini Amelio Ortiz. Componenti: Ida Travi, Asal Emami, Sirakan Abroyan, Andrea Crozzoli, Nino Battaglia, Paolo Micalizzi, Marco Ongaro

Ha attribuito i seguenti premi:

Miglior Film / Best Film

"AVEC LE TEMPS" (Spagna / 2013) di Iván Díaz Barriuso
Per aver saputo coniugare, con grande senso cinematografico, una canzone di forte impatto emozionale, con immagini che restituiscono pienamente il sentimento malinconico del tempo che passa.

Miglior Regia / Best Director

CLÉMENT TRÉHIN-LALANNE per "Aïssa" (Francia / 2014)
Partendo da un semplice controllo burocratico di routine, mette a fuoco con precisione ed essenzialità la violenza quotidiana che colpisce le fasce più deboli e meno garantite della società europea.

Miglior Sceneggiatura / Best Script

WOUTER BONGAERTS per il suo "Mia" (Belgio, Olanda / 2013)
La sceneggiatura scolpisce il senso di smarrimento che ognuno prova nella frenesia di una grande metropoli senz'anima, e insieme sottolinea la capacità di ritrovarsi.

Miglior Fotografia / Best Camera

DAMIAN HORAN per "In passing" (USA, Canada /2013) di Alan Miller
Per aver saputo usare la fotografia in termini narrativi, sottolineando con leggerezza il dramma di un momento estremo: non è mai troppo tardi per innamorarsi.

Miglior Montaggio / Best Editor

KLAUS PAMMINGER per il suo “Mackey vs. Film” (Austria /2013)

Architettura e cinema, ricordi e presente, la musica delle immagini di un sogno che nel XX secolo è diventato eterno.

Miglior Musica / Best Music

SHOEFITI per "Zima" (Russia /2013) di Cristina Picchi.
Perché la musica entra nel film come elemento che riesce a legare narrativamente il sottile confine tra la vita e la morte in quei luoghi russi estremi.

Miglior Interpretazione / Best Actor

ANDREA SIMONETTI nel suo "Alle corde" (Italia / 2013)
Per la sfida vincente di una recita misurata e efficace attorno a un dramma devastante sotto il profilo umano e sociale.

Premio Gosfilmofond

"AB OVO" (Polonia / 2013) di Anita Kwiatkowska-Naqvi
Opera che, per la bellezza e sincerità del suo linguaggio, segna un passaggio fondante dell'arte dell'immagine.

San Giò Cineclub Verona in lungo 2014

PREMI / AWARDS

La Giuria

Presidente: Héctor Navarrete. Componenti: Cristiana Albertini, Federico Brambilla, Abbas Gharib, Davide Rossi, Simone Villani, Guido Zauli.

Ha attribuito i seguenti premi:

Miglior Lungometraggio / Best Film

SANGUE” (Italia, Svizzera / 2013) di Pippo Delbono
Per la forza con cui il regista, grande uomo di teatro, con mezzi squisitamente cinematografici, declinati nelle forme di una regia fortemente innovativa, coniuga il dolore intimo e personale della perdita della madre, con i tempi nei quali vive, simboleggiati nel film dalle rovine struggenti della città de L’Aquila.

Miglior Regia / Best Director

HAN SHUAI per: “The Time To Live And The Time To Die” (Cina / 2012)
Per la grande capacità di intersecare una storia individuale con quella dell’intera Cina, realizzando con sobrietà e passione un’opera senza fronzoli, carica di immagini ed emozioni.

Miglior Interpretazione /Best Actress

DINA TUKUBAYEVA per “Nagima” (Kazachstan / 2013) di Zhanna Issabayeva
Per la capacità di esprimere con un’apparente freddezza una sofferenza lacerante e profonda che si esplica in una scelta individuale e catartica, e offre uno sguardo particolare al femminile sulla possibilità di sopravvivenza.

Premio Gosfilmofond

YO DECIDO, EL TREN DE LA LIBERTAD (Spagna / 2014) del Colectivo de mujeres contra la reforma de la ley del aborto.
Per la capacità innovativa del linguaggio cinematografico in una lotta per la riaffermazione, mai scontata, dei diritti delle donne nella capacità della loro azione collettiva che è idea antica e anche nuovissima.

San Gió Verona Video Festival. GIURIA SOCIAL

PREMI / AWARDS

La Giuria

Presidente: Giuseppe Genovese. Componenti: Chiara Bottaccini, Marta Covre, Flavia Marani, Susanna Marogna, Simonetta Pellini, Susanna Serafin, Roberto Altichieri, Gianpietro Arlandi, Maurizio Carmeli, Michele Martocci, Umberto Polazzo, Giovanni Spellini, Giampaolo Veronese.

Ha attribuito i seguenti premi:

Premio Logan al video che esprime l'eleganza delle immagini in movimento

AVEC LES TEMPS” (Spagna / 2013) Iván Díaz Barriuso
Per la leggerezza e l'eleganza delle immagini che trasportano lo spettatore in un'atmosfera rarefatta e poetica.

Premio Soave Ways per il video che meglio esprime la soavità della vita

PEDRO MALHEUR” (Francia, Messico 2013) di Camila Bertran
Un film che fa capire che nella vita c’è sempre una possibilità di rinascita e cambiamento, anche nei momenti più bui. Un’opera che esprime il senso profondo della libertà.

Premio Dino Coltro al video che meglio esprime i valori della tradizione

VERY GOOD DIRT” (Canada / 2013) di Catharine Parche
Attraverso un uso sapiente della fotografia, la regista, sa proporre una valorizzazione del territorio e delle tradizioni aperte al cambiamento.

Premio Solidarietà FEVOSS

DAROVETE NA VLAHVITE” (The gift of the Magi / Bulgaria / 2013) di Ivan Abadiev
Un film che racconta come la solidarietà per gli altri parta da se stessi. Un film che ha la capacità di descrivere come un gesto intimo e individuale sia la premessa per costruire un profondo senso di solidarietà.


Rassegna internazionale di produzioni digitali da mercoledì 23 a domenica 27 luglio 2014 a Verona nelle abituali sedi di Santa Maria in Chiavica ex chiesa e Cortile del Tribunale.

San Giò Verona Video Festival, giunto alla 20esima edizione, con numerose nazioni in concorso in rappresentanza dei cinque continenti, è una delle realtà cinematografiche internazionali più importanti a livello veneto e italiano.

AL SAN GIÒ NEL GIORNO DI PIPPO DELBONO SUCCEDE UN SESSANTOTTO

Giornata conclusiva di questo XX San Giò Verona Video Festival, domenica 27 luglio riserva un programma denso di idee cinematografiche e civili. Il pomeriggio alle 16.30 al CTG in Santa Maria in Chiavica si renderà omaggio a un grande regista italiano troppo prematuramente scomparso: Corso Salani (1961 - 2010), amico del Festiva di cui fu più volte giurato, regista, fine attore, a Verona protagonista due recital di poesie e di un memorabile omaggio a Metastasio. Una delle sue opere é stata "Confini d’Europa" una serie di documentari che intendono tracciare un itinerario ideale attraverso quelle località che raramente vengono sfiorate dall’attenzione collettiva, aree marginali che mostrano una segreta bellezza, una poetica intima, di “confine”. Si vedranno Chisinau (Confini d’Europa #5 Chişinău) e Yotvata (Confini d’Europa #6 Yotvata).
"Sangue" di Pippo DelbonoLa sera, alle 21, dopo un incontro con il musicista Marco Belluzzo che presenta il suo ultimo disco e le premiazioni in Cortile del Tribunale, si vedrà l'attesissimo "Succede Un Sessantotto" del veronese Paolo Scolari che ha raccolto i ricordi di Marco Boato, Guariente Guarienti, Mao Valpiani, Mariagrazia Francioni, Flavio Ermini, Gelmino Ottaviani, Alberto Tomiolo e molti altri protagonisti di quello che è stato il '68 nella città scaligera.
A seguire il film di chiusura di questo Festival "Sangue" di Pippo Delbono. Un film sul dolore di un uomo che perde la madre, quello di un altro uomo che perde la moglie, quello di una città, L'Aquila, tradita dagli uomini. Una riflessione personale che diventa civile e politica visto che il primo uomo, lo stesso regista, convive da anni con una malattia inguaribile, che il secondo uomo, un ex brigatista, ha scontato 27 anni carcere per aver ucciso un uomo. E allora è la storia di un Italia ferita, troppo simile alla storia delle macerie di una città violentata dalla natura e abbandonata dagli uomini, che il film racconta.
Ingresso libero, come sempre. Incaso di pioggia le proiezioni saranno al CTG a Santa Maria in Chiavica.

TEMPO DI VIVERE E MORIRE AL SAN GIÒ

Ultima giornata di Concorso al San Giò Verona Video Festival che apre le proiezioni sabato 26 luglio al CTG a Santa Maria in Chiavica, alle ore 16.30, con "The Time To Live And The Time To Die" di Han Shuai, un film su una tredicenne che scopre il senso della vita confrontandosi con una nonna malata. Al film in prima italiana, seguirà in prima europea: "Zersplitterte Nacht - Die Rekonstruktion Der Innsbrucker Pogromnacht Vom 9. November 1938" dell' austriaco Hermann. Un film che ricorda come la Notte dei Cristalli non fosse solo un fatto berlinese ma che diventasse per tutto il mondo ebraico una notte di tregenda.

“A TRAVERS LUCIE” Regia: Hélène Joly. Francia / 2013 / 18'Alla sera alle ore 21 in Cortile del Tribunale si vedranno ben 15 cortometraggi. Si comincerà con "A Travers Lucie" di Hélène Joly un film che si è guadagnato la proiezione nella televisione russa dopo tanti premi. A seguire, "Nostalghia" di David Chambriard e "Hard Work" del veronese Damiano Menegolo, che precedono uno dei video più attesi del festival il francese "Aïssa" di Clément Tréhin-Lalanne, film che mostra la vigliaccheria delle società che trattano gli immigrati come bestie. Poi due titoli che si occupano del paesaggio americano: “Welcome To My World” di Annabelle Amoros e “Darwin's Dream” di Bill Forchion. Quindi la grande musica con "Milles Regretz En Duo" di Jean Detheux, coproduzione tra Canada, Quebec, e Italia, e "The Gift Of The Magi" di Ivan Abadjiev, prima del minuto pubblicitario "Livsmestring" del grande fotografo Brede Korsmo, impegnato a dare speranza ai ragazzi delle favellas brasiliane. La lunga serata apre poi a "Tôi Ba Mươi" (Ho trent'anni), del vietnamita Hoang Tran Minh Duc, e all'animazione "Mia" di Wouter Bongaerts, che anticipano "Ibokwe"(The Goat), film di denuncia sui riti tribali di circoncisione, firmato da John Trengove. Poi l'animazione polacca, della scuola di Lodz "Ab Ovo" di Anita Kwiatkowska-Naqvi e "Kiyumi No Mori Sayuru No Ori (New Deal)”, della giapponese Satoru Sugita. Il programma si chiude con "Illusione" del veronese Diego Mazzo, un film sull'amore.

In caso di pioggia il programma é spostato a Santa Maria in Chiavica.

QUANDO IL SILENZIO UCCIDE.
AL SAN GIÒ L'INCIDENTE NUCLEARE SVIZZERO CHE L'ITALIA NEGÒ AGLI ITALIANI E LEO FERRÈ

Ancora una densa giornata al San Giò Verona Video Festival che nonostante il tempo attira un buon numero di spettatori incuriositi da immagini e storie assenti dai soliti piccoli e grandi schermi. Immagini che raccontano storie di oggi e di ieri mai inutili. La terza giornata, venerdì 25 luglio, comincia al pomeriggio alle 16.30 al CTG a Santa Maria in Chiavica, una chiesa sconsacrata che moti anche veronesi vedono per la prima volta, si apre con "Yo Decido. El Tren De La Libertad". Un film, presentato in prima internazionale, di un collettivo delle registe spagnole, Colectivo de mujeres cineastas contra la reforma de la ley del aborto, come succedeva in Italia negli anni '60 e '70, anni di forti crisi economiche e sociali, queste autrici hanno dedicato il loro lavoro alla costruzione di un'opera capace di dire la tensione di un paese a cui in cambio del non peggiorare la crisi economica viene chiesta l'abolizione dei diritti civili.

“DIE INNERE ZONE” Regia: Fosco Dubini. Svizzera, Germania /2013/ 89'A seguire un film che racconta una verità tremenda per troppo tempo taciuta: "Die Innere Zone" di Forsco Dubini ci riporta infatti al 21 gennaio 1969, quando a Lucens, in Svizzera accade un incidente in una centrale nucleare della stessa forza di Cernobyl e Fukushima. A pochi chilometri dall'Italia. All'epoca le autorità svizzere, ma tutte anche quelle europee comprsa quelle italiane, crearono un muro di silenzio, si era in piena guerra fredda, il modello di energia nucleare si stava diffondendo e un simile incidente lo avrebbe definitivamente bloccato. In Italia fu detto alla popolazione di non mangiare la verdura e di non bere per un po' il latte! Quali danni provocò realmente quella tragedia taciuta? Il film apre una discussione mai affontata nel nostro paese.

La serata nel cortile del vecchio Tribunale si apre con il plurpremiato "America" di Alessandro Stevanon, a cui segue il lavoro di un giovane veronese Suranga Deshapriya Katugampala che con il suo "Il ritorno a casa" racconta il peso che le generazioni di migranti cresciute in Italia portano nei confronti dei bisogni dei genitori ancora legati al paese d'origine. Dopo la esplosiva di Max Hattler, il riflessivo "Ciel" di Dries Meddens, il misterioso "Mudanza" di Marta Marta Parreño, si vedrà un corto "Very Good Dirt" della canadese Catharine Parke che riflette sulla perdita del rapporto romantico con la natura che caraterizza il nostro tempo. A seguire "The Mask" del bulgaro Yasser Abo El Ella e "Avec le temps" di Iván Díaz Barriuso un bel omaggio a una canzone straordinaria e a un musicista indimenticabile qual'è Léo Ferré.
La serata si chiude con il malinconico "Dead End" della cipriota Tonia Mishiali, l'horror "Mr Dentonn" di Ivan Villamel, e il fantasticante "Pedro Malheur" Camila Beltrán.

In caso di pioggia la serata si svolgerà a Santa Maria in Chiavica.

L'ILVA, LA RUSSIA, IL VIOLINO E I CINESI AL VERONA VIDEO FESTIVAL

"Alle Corde" di Andrea Simonetti. Italia / 2013 /24'Giornata di ordinaria follia al San Giò Verona Video Festival che giovedì 24 luglio presenta al pomeriggio, alle 16.30 alla ex Chiesa di Santa Maria in Chiavica, sede del CTG promotore del Festival come Acque Veronesi, due film contrastanti: "Glaube Sitte Heimat" (Cross And Banner) di Jürgen Ellinghaus che racconta di una tradizionale festa tedesca e "Bienvenue Chez Moi" del cinese Zhou Xing. Il primo mostra un'Europa legata a sue vetuste e insostenibili inventate tradizioni, il secondo un'Europa dove si spargono a migliaia migranti cinesi, già cantate da Pier Paolo Pasolini, e Pasolini é la spinta del film cinese.

La sera, alle 21 nel Cortile del Vecchio Tribunale Lisa Borgiani presenta il suo attesissimo "Memories and Light", già in predicato per il concorso a Locarno,video arte di grande spessore politico viaggiando tra Gerusalemme, Istanbul e Teheran, terre oggi segnate dal destino dell'umanità. Seguirà "Alle Corde" di Andrea Simonetti, che dice di chi lavora all'Ilva di Taranto sapendo di morire di cancro e di chi è vittima del gioco pubblicizzato da uno Stato che succhia tutto dai cittadini. Viene dal Bahrain "A Spring Has Passed" di Eva Daoud che ragiona sul senso delle primavere arabe tra politico e privato. Dopo si scopre il disegno animato che fece grande l'est europeo con "Teisel Pool Metsa / On The Other Side Of The Woods" di Anu-Laura Tuttelberg, che sfida "Zima" il documentario di Cristina Picchi ambientato in Russia.

A seguire il sognante "Stringless" di Alberto Diaz Lopez, il divertente "Zweibettzimmer" (Double Occupancy) animazione di Fabian Giessler, "The Briefcase" dei sudafricani Travis Taute and Daryne Joshua che dicono dei bambini sbandati nelle periferie delle grandi città, il surreale " PRRREÜTE" di

Thierry De Coster con: Stéphanie Van Vyve e Steve Driesen.
La serata si chiude con "Mackey Vs. Film" di Klaus Pamminger, viaggio intorno all''architetto austriaco-americano Rudolph Michael Schindler e alla sua casa, costruita a Los Angeles nel 1939, e con "Buon San Valentino" di Cristiano Anania che darà la buonanotte.

NON BASTA PIÙ MIGRARE E NATASHA COPPOLA AL VERONA VIDEO FESTIVAL

“FARID - In Zürich Oder Irgendwo” Regia: Pino Esposito. Italia, Svizzera / 2013 / 101'Prima giornata del San Giò Verona Video Festival anno XX. Si comincia mercoledì 23 luglio, al pomeriggio al CTG in Santa Maria in Chiavica alle 16.30 con il primo lungometraggio in Concorso: "FARID - In Zürich Oder Irgendwo" di Pino Esposito. Un film di grande attualità avendo come protagonista un migrante palestinese senza documenti, il "Farid" del titolo, Dhamra Farid.
La sua richiesta d'asilo è stata rifiutata e lui ora attende di essere deportato, è proprio il caso di dirlo, in Israele. Lui palestinese ributtato nell'inferno di Gaza. Il film non dice solo di lui ma di una città, Zurigo, come tante sorde al destino di che ne vive ai margini: i sans papiers, i richiedenti asilo respinti, i vagabondi, i barboni, le prostitute straniere, i clandestini in cerca di una casa.
Pino Esposito firma un documentario esplosivo nella sua sincera partecipazione civile al mondo di chi anche il Vangelo canta la comprensione e il dovere d'aiuto.

A seguire, sempre al CTG tre corti in Concorso: il portoghese "Versailles" di Carlos Conceição, film sullo strano rapporto che si instaura tra una anziana costretta in carrozzella e un giovane che si vede invitato da lei a porre fine alla sua tribolata vita, "Cafe Templado" del cubano Raúl Capote Brana che racconta dell'incontro tra due donne, una norvegese di mezza età in cerca di facili amori sull'isola e una prostituta locale che accontenta vogliosi stranieri. Il loro impossibile coniugare la parola amore segna la loro conoscenza. Terzo corto "Antloop" di Alexander Hahn, che dagli stati uniti confeziona una interessante opera di video art.

IN PASSING. Regia Alan Miller. USA, Canada / 2013/ 5'La sera nel cortile del Tribunale Vecchio sarà aperta dalla presentazione del nuovo disco dei Massive Cast "Fragile" a cui seguiranno i corti "In Passing" di Alan Miller sulle strane possibilità di innamorarsi,

"Gli Zii" di Gerard Monaco con Natasha Coppola-Shalom, Nick Haverson, Sidney Kean, Will Norris. Un film ironico sulla gelosia siciliana. "Hasta Santiago" di Mauro Carraro, disegno animato su un avventuroso cammino di San Sebastiano", "Chigger Ale" di Fanta Anans su Hitler che capita in un vivace bar della periferia di Addis Abeba, e "Humor" dell'israeliano Tal Zagreba, precederanno la visione del lungometraggio "Nagima" della regista kazaka Zhanna Issabayeva. Il film pluripremiato è considerato fin dalla sua apparizione a Berlino tra le opere più innovative del cinema moderno. Di sicuro il suo rigore e l'emozione che trasuda sono quanto di più raro si possa incontrare nel cinema di oggi. Con questo film si chiuderà la prima giornata di questo piccolo e povero festival.


Il Festival si articola nelle sezioni:

  • San Giò classic, concorso per opere di durata fino ai 30'
  • San Giò in lungo, concorso per opere di durata oltre i 35'
  • San Giò eventi, sezione fuori concorso per opere di ogni durata. Si tratta di film girati in digitale, scelti per il loro valore artistico, civile, storico e spettacolare.

“ZIMA” Regia: Cristina Picchi. Russia /2013 / 12'San Giò Verona Video Festival si svolge, come ogni anno, dal 23 al 27 luglio 2104.

La sezione "in lungo" è ospitata, nel pomeriggio e alla sera, nella sala dell’ex chiesa di Santa Maria in Chiavica.
La sezione "classic" corto si sviluppa nel corso delle cinque serate nello storico Cortile del Tribunale, adiacente a Piazza dei Signori, tutto nel pieno centro storico di Verona antica.

Partecipazione libera e gratuita fino a esaurimento posti.

Organizzato da: CineClub Verona con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Verona.

SAN GIÒ CINECLUB 2014 In Concorso 11 opere

  • “FARID - In Zürich Oder Irgendwo” Regia: Pino Esposito. Italia, Svizzera / 2013 / 101'
  • “NAGIMA” Regia: Zhanna Issabayeva. Kazachstan/2013/ 77'
  • “GLAUBE SITTE HEIMAT (CROSS AND BANNER)” Regia: Jürgen Ellinghaus. Germania, Francia / 2010 / 53'
  • “BIENVENUE CHEZ MOI” Regia: Zhou Xing. Cina /2012 /67'
  • “YO DECIDO. EL TREN DE LA LIBERTAD” Regia: Colectivo de mujeres cineastas contra la reforma de la ley del aborto. Spagna / 2014/ 44'
  • “DIE INNERE ZONE” Regia: Fosco Dubini. Svizzera, Germania /2013/ 89'
  • “THE TIME TO LIVE AND THE TIME TO DIE” Regia: Han Shuai. Cina / 2012 / 34'
  • “ZERSPLITTERTE NACHT - DIE REKONSTRUKTION DER INNSBRUCKER POGROMNACHT VOM 9. NOVEMBER 1938” Regia: Hermann Weiskopf. Austria /2013/ 87'
  • “SUCCEDE UN SESSATOTTO” Regia: Paolo Scolari. Italia /2014/ 41'
  • “SANGUE” Regia: Pippo Delbono. Italia, Svizzera /2013/ 92'

SAN GIÒ IN CORTO In Concorso 49 opere

  • “IN PASSING” Regia: Alan Miller. USA, Canada / 2013/ 5'
  • “GLI ZII” Regia: Gerard Monaco. United Kingdom, England, Italy / 2013 / 21'25
  • “HASTA SANTIAGO” Regia: Mauro Carraro. Svizzera, Francia / 2013 /12' 45"
  • “CHIGGER ALE” Regia: Fanta Ananas. Etiopia, Spagna /2013 / 11'
  • “HUMOR” Regia: Tal Zagreba. Israele / 2014 / 5'
  • “MEMORIES AND LIGHT” Regia: Lisa Borgiani. Italia / 2013 / 16'
  • “ALLE CORDE” Regia: Andrea Simonetti. Italia / 2013 /24'
  • “من هنا - A SPRING HAS PASSED” Regia: Eva Daoud. Bahrain /2013 /7'
  • “TEISEL POOL METSA / ON THE OTHER SIDE OF THE WOODS“ Regia: Anu-Laura Tuttelberg. Estonia /2013 / 10'09"
  • “ZIMA” Regia: Cristina Picchi. Russia /2013 / 12'
  • “STRINGLESS” Regia: Alberto Diaz Lopez. Spagna /2013/ 14'
  • “ZWEIBETTZIMMER (Double Occupancy)” Regia: Fabian Giessler. Svizzera / 2012/ 9'22"
  • “THE BRIEFCASE” Regia: Travis Taute and Daryne Joshua Sud Africa /2013 / 7'30"
  • “PRRREÜTE” Regia: Thierry De Coster. Belgio / 2013/ 5'13"
  • “MACKEY vs. FILM” Regia: Klaus Pamminger. Austria / 2013 / 13' 03"
  • “BUON SAN VALENTINO” Regia: Cristiano Anania. Italia / 2013 /10'
  • “AMERICA” Regia: Alessandro Stevanon. Italia /2013 / 13'
  • “PUNARAGAMANAYA - IL RITORNO A CASA” Regia: Suranga Deshapriya Katugampala. “Italia /2014/ 25'
  • “UNCLEAR PROOF” Regia: Max Hattler. Gran Bretagna /2013 / 45"
  • “A VERY LARGE INCREASE IN THE SIZE, AMOUNT, OR IMPORTANCE OF SOMETHING OVER A VERY SHORT PERIOD OF TIME” Regia: Max Hattler. Gran Bretagna / 2013 / 2'
  • “CIEL (IN THE SKY)” Regia: Dries Meddens. Francia, Olanda / 2013 / 7"
  • “MUDANZA (SLOUGH)” Marta Parreño. Spagna / 2013 / 7' 49"
  • “VERY GOOD DIRT” Regia: Catharine Parke. Canada /2013 / 13'
  • “THE MASK” Regia: Yasser Abo El Ella. Bulgaria, 2013, 11'23''
  • “AVEC LE TEMPS” Regia: Iván Díaz Barriuso. Spagna /2013/ 5'
  • “DEAD END” Tonia Mishiali. Cipro / 2013 / 15'
  • “MR.DENTONN” Regia: Ivan Villamel. Spagna / 2014 / 9'
  • “PEDRO MALHEUR” Regia: Camila Beltrán. Francia, Messico / 2013 / 18'
  • “A TRAVERS LUCIE” Regia: Hélène Joly. Francia / 2013 / 18'
  • “NOSTALGHIA” Regia: David Chambriard. Francia / 2013 / 4'
  • “HARD WORK” Regia: Damiano Menegolo Italia / 2014 / 3'
  • “AÏSSA” Regia: Clément Tréhin-Lalanne. Francia / 2014 / 8'
  • “WELCOME TO MY WORLD” Regia: Annabelle Amoros. Francia / 2013 / 9'30"
  • “DARWIN'S DREAM” Regia: Bill Forchion. Canada, USA / 2013/ 10'
  • “MILLES REGRETZ EN DUO” Regia: Jean Detheux. Canada, Quebec, Italia / 2013 /04'01
  • “DAROVETE NA VLAHVITE ( THE GIFT OF THE MAGI)” Regia: Ivan Abadjiev. Bulgaria / 2013 / 7'
  • “LIVSMESTRING” Regia: Brede Korsmo. Norvegia, Brasile /2013 / 1'
  • “TÔI BA MƯƠI” Regia: Hoang Tran Minh Duc. Vietnam, Francia / 2014 / 15'
  • “MIA” Regia: Wouter Bongaerts. Belgio, Olanda / 2013/ 10'
  • “IBOKWE (THE GOAT)” Regia: John Trengove. Sud Africa / 2014/ 12'
  • “AB OVO” Regia: Anita Kwiatkowska-Naqvi Polonia / 2013 / 6'
  • “KIYUMI NO MORI SAYURU NO ORI (NEW DEAL)” Regia: Satoru Sugita Giappone / 2013 / 16'
  • “ILLUSIONE” Regia: Diego Mazzo. Italia / 2014 / 28'34"
  • “VERSAILLES” Regia Carlos Conceição. Portogallo / 2013 / 20'
  • “ANTLOOP” Regia: Alexander Hahn. USA / 2013/ 06' 13"
  • “CAFE TEMPLADO” Regia: Raúl Capote Brana Solvei Stoutland. Norvegia, Cuba / 2013 / 8'

Omaggio a Corso Salani (9 settembre 1961 - 16 giugno 2010)SAN GIÒ CINECLUB 2014

  • Evento Speciale: Omaggio a Corso Salani (9 settembre 1961 - 16 giugno 2010)

AI CONFINI DEL CINEMA 2007: YOTVATA e CHISINAU

  • CHISINAU (Confini d’Europa #5 Chişinău)
    Regia: Corso Salani. Italia /2007/ 51'
    Con: Corso Salani, Raluca Botorogeanu
    Sceneggiatura, montaggio: Corso Salani, Vanessa Picciarelli
    Fotografia: Corso Salani
    Suono: Anette Dujisin
    Produzione: Coro Salani, Gregorio Paonessa
    Corso Salani viene chiamato a fare da operatore per il saggio finale in regia di Raluca, studentessa alla Scuola Rumena di Cinema. Il tema scelto per l’ultimo esame è la Moldova, il paese confinante con la Romania, e suo vicino povero. Insieme, Corso e Raluca scopriranno questo stato appartato e sconosciuto. Il loro viaggio sarà anche l’occasione per andare alla ricerca delle radici di Raluca, che come molti altri rumeni ha origini moldave.
  • YOTVATA (Confini d’Europa #6 Yotvata)
    Regia: Corso Salani. Italia /2007/ 51'
    Con: Eliana Schejter
    Sceneggiatura, montaggio: Corso Salani, Vanessa Picciarelli
    Fotografia: Corso Salani
    Suono: Anette Dujisin
    Produzione: Coro Salani, Gregorio Paonessa
    L'attrice israeliana Eliana Schejter, in fuga dalla frenesia metropolitana e alla ricerca di un "altro mondo" a misura d'uomo, decide di sperimentare il modello di vita del kibbutz Yotvata, nel deserto del Neghev, al confine con la Giordania. Dai grattacieli di una Tel Aviv ultramoderna al deserto del Neghev si assiste al repentino passaggio dal modello neocapitalista di stampo europeo alla proposta di una società fondata su valori etici e difesa con gli M16: nella vita comunitaria del kibbutz tentano di incarnarsi e convivere utopia socialista e ideologia sionista.

SAN GIÒ CINECLUB 2014 In Concorso

La Giuria San Giò XX
Cuini Amelio Ortiz, Ida Travi, Sirakan Abroyan, Asal Emami, Andrea Crozzoli, Nino Battaglia, Paolo Micalizzi, Sandro di Todaro, Marco Ongaro.

La Giuria In Lungo
Cristiana Albertini (Italia), Federico Brambilla (Italia), Abbas Gharib (Iran), Héctor Navarrete (Argentina - Germania), Davide Rossi (Italia), Simone Villani (Italia), Guido Zauli (Italia).

Giuria San Giò Social Club
Presidente Giuseppe Genovese.
Chiara Bottaccini, Marta Covre, Flavia Marani, Maria Susanna Marogna, Simonetta Pellini, Susanna Serafin, Roberto Altichieri, Gianpietro Arlandi, Paolo Braggio, Maurizio Carmeli, Michele Martocci, Umberto Polazzo, Giovanni Spellini, Gianpaolo Veronese.

Il Direttore del San Giò Verona Video Festival, Ugo Brusaporco.

San Giò Verona Video Festival, 20esima edizioneNazioni presenti al San Giò Verona Video Festival 2014

Austria, Bahrein, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cipro, Cuba, Estonia, Etiopia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Kazakistan, Sri Lanka, Israele, Italia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svizzera, USA, Vietnam.

I premi del SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL

Sono opere uniche autografate dall’artista Mauro Nicolini. Un Premio che va all’arte in nome dell’arte

Mauro Nicolini, artista vero, di stampo antico, solitario, abituato a esserlo quando si isola a pescare e quando si trova davanti a una tela. La sua è una continua ricerca, un cammino faticoso, erto, da vivere come una pena, ma comunque sempre illuminato dal gioco. Nelle sue opere scorre la memoria del tempo da vivere, priva di cancellazioni, mai incrostata. Non è un autore da galleria, è un uomo che nel dipingere trova la sua dimensione artistica e in quel soffio si completa. Inutile cercarne parentele. Inutile provare a classificarlo. Inutile cercarlo nelle pagine dei famosi, troppo forte il suo legame con la vita per essere speso in una soluzione unica con l’arte. Per Nicolini l’ARTE è la vita, è il vivere è il sorridere a un amico, è l’aspettare una trota per ore immerso nel fiume, non un fiume qualunque, ma quell’Adige che con le sue correnti gli scorre dentro quando ha in mano il pennello, quando stende il colore, quando vive un’idea. Raro è il suo essere uomo e artista. E questo spiega il suo legame con un Festival, il San Giò Verona Video Festival, di cui da anni interpreta i premi, con il Festival condivide il fluire continuo e travolgente delle immagini, mai previste, mai prevedibili, intrise di un sentimento unico, che Mauro Nicolini grida: VERITÀ. E che arte può esistere senza la verità?

IL SAN GIÒ GOURMET

Tutti ormai sanno come il San Giò Verona Video Festival sia anche un Festival che celebra il gusto. Uno dei suoi protettori è, infatti, insieme a John Belushi, Porthos, baron du Vallon de Bracieux de Pierrefonds; per questo in occasione dei suoi primi vent’anni il Festival ha istituito un premio gourmand alla memoria del grande personaggio creato da Alexandre Dumas padre.

I premiati di questa edizione sono due importanti ristoranti veronesi che da sempre sono compagni delle nostre avventure culinarie.

Premio Porthos San Giò Verona Video Festival 2014 al cuoco che mantiene viva la grande tradizione veronese

MARIO SARTORI della TRATTORIA AMELIA
Questo locale tipicamente veronese, posto di fronte all’Adige in un lungadige, quello Rubele, che più di ogni altro assomiglia ai viali lungo la Neva che Dostoevski cantava, è un rifugio per chi ama i sapori di questa bella città e i suoi storici vini. Segnata dalla tradizione di un cuoco, Mario Sartori, che è la storia culinaria di Verona, la cucina profuma il nostro tempo.

Premio Porthos San Giò Verona Video Festival 2014 al cuoco del ristorante più romantico della città

ROBERTO BOSCAINI della TRATTORIA FLUVIALE VECIO MULIN
Sita sulle rive dell’Adige nella più bella via di Verona, Sottoriva, questa mitica trattoria di fiume, ha il pregio, insieme alla bellezza e al respiro dei tavolini, di una cucina quella di Roberto Boscaini, capace di non deludere la voglia di sognare. Romeo vi avrebbe volentieri invitata la sua Giulietta.

INFORMAZIONI

San Giò Verona Video Festival

Via Sottoriva 9, 37121 Verona
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.sangiofestival.it

San Giò Verona Video Festival 20esima edizione, Verona, dal 23 al 27 luglio 2014Ventesima edizione di un Festival che attraversa le quotidiane crisi economiche con la coscienza che non ci sono crisi di idee, che il mondo non si ferma per il denaro che c’è o non c’è, per l’oro e il petrolio, per le azioni finanziare, ma continua a girare intorno a se stesso, intorno al sole, all’interno di un sistema solare che viene spinto ancora da un lontano Big Bang.

È il nostro mondo, quello che fa convivere i popoli più consumisti con le tribù che vivono ancora con la natura, le madri che sprecano i soldi per comprare i vestiti all’ultima moda per i loro figli e quelle che piangono perché non hanno neppure il latte del loro seno per salvare dalla morte i propri figli. È il mondo che celebra i fasti delle religioni e quello che perde la vita o la toglie per le religioni. È il mondo di internet e del globale ed è quello dove aumentano i bambini nelle classi perché nessuno crede nella cultura. Il mondo dove il fare comunicazione o informazione attraverso i media non vuol dire affermare la verità. Un mondo dove chi inquina ha l’auto più grande e nuova e chi muore di cancro per l’inquinamento si trova con parenti che non hanno i soldi per seppellirlo. Un mondo dove una città di poche migliaia di abitanti, per lo più pescatori, nel 1980, è diventata una città di dieci milioni di abitanti oggi. Un mondo dove commerciare droga viene definito un affare, come vendere armi o organi del proprio corpo o prostituire bambine e bambini. Un mondo dove ancora i giovani si innamorano e vanno a vivere insieme nonostante le statistiche che dicono che un matrimonio dura al massimo tre lustri o il tempo del viaggio di nozze. Un mondo dove la sessualità è mercato, anche offendendo i minori, e dove è vietato amarsi se non si è in regola con quello che dicono le leggi e un buon senso costruito sui roghi.

Questo mondo è quello che ogni anno racconta il San Giò Verona Video Festival, attraverso immagini che vengono da tutto il mondo, che sbarcano a Verona per essere viste, per dire storie che ci accomunano ma non ci globalizzano, per trovare qui, non comprensione, ma desiderio di un futuro degno da vivere per gli esseri umani. “Una razza vecchia”, forse, ma che non può smettere di essere viva, di reclamare dignità, onestà, onore, amore… carità.

Questa non è una manifestazione usa e getta, non rincorre le mode e i pensieri, cerca di determinarli, di renderli fratelli al quotidiano, perché come diceva Nietzsche in “Also sprach Zarathustra”, tocca a noi far sì che “Un’immagine non resti un’immagine solamente”. E ogni anno è lo sforzo di questo Festival, che quest’anno, definitivamente sdoppiato con due sezioni diverse: quella dei “corti” e quella dei lunghi, afferma che il digitale ha conquistato il lungo, rendendo reale la nostra profezia di vent'anni fa quando dicevamo che il futuro sarebbe stato lontano da quella pellicola che continuiamo ad amare. I "corti" si vedranno nel solito cortile del vecchio Tribunale, proprio nella “vecchia” Verona. La sezione lunga si svolgerà tutta al CTG, a Santa Maria Chiavica, nell'omonima via, splendida chiesa con matroneo e affreschi risalenti al '300.

Ecco il San Giò Verona Video Festival vent'anni dopo, adulto, si ritrova a riempire schermi di immagini inusuali, importanti in un'Italia che nasconde troppe verità e che si dimentica dei suoi autori veri a cominciare da Pippo Delbono e dalla splendida coppia formata da Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi.

Ugo Brusaporco, Direttore del San Giò Verona Video Festival

e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.brusaporco.org