Buon anno nuovo!

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“Buonasera” disse l'anno vecchio all'anno nuovo, che correndo stava arrivando. “Buonanotte” disse l'anno nuovo e allungò la mano verso quella tremante di quel vecchio i cui occhi erano pieni di memorie che a fatica poteva dire. L'anno nuovo restò a guardarli, erano... Non poteva distinguere il colore, eppure c'era un colore...

Ma era quel colore che ancora non aveva conosciuto. Certo non poteva conoscerlo: era il colore delle stagioni vissute, degli amori incontrati e persi, degli amici e di quelli che erano restati amici e di una tonalità diversa quelli che se n'erano andati. Era il colore dei bambini visti nascere, dei ragazzi e delle ragazze che crescevano, di chi era diventata madre e di chi si trovava nonno. Era il colore delle feste, dei funerali, dei concerti e del vino bevuto.

Il nuovo anno ebbe un momento di paura pensando che anche i suoi occhi un giorno avrebbero avuto quel colore. Si accorse che stava ancora stringendo la mano del vecchio anno e sentiva che quello voleva andarsene e non capiva se ora gli occhi del vecchio stessero piangendo di gioia o per un dolore, per il dover andarsene. L'altro gli strinse un'ultima volta la mano e senza dire niente si voltò.

Il nuovo anno sentì un brivido, poi venne raggiunto dall'allegro tappo di uno spumante, la festa era cominciata. Buon anno nuovo!

INFORMAZIONI

Ugo Brusaporco

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