Abbassò gli occhi verso quelli di lui. Si sentiva timida, come mai lo era stata, nel provare a guardare quel "coso" che pochi minuti prima era nella sua pancia. Ora che il dolore del parto si stava calmando, non ricordava se aveva urlato, prima, ma era sicura di aver sentito lui urlare. Chi ha urlato più forte? Voleva chiederlo al suo uomo, ma lo vide impacciato nell'essere padre. Era la prima volta per tutti, d'un tratto si trovarono a essere padre, madre e figlio.
La fanciulla, diventata madre ritornò a guardare gli occhi del suo bimbo, senza volerlo si ritrovò a chiedersi cosa vede un bambino negli occhi di sua madre, la felicità o il dolore di averlo messo al mondo? Ma era a se stessa che rivolgeva la domanda, non aveva ancora capito cosa era successo, certo era diventata madre, come tante della sua età e ce n'erano anche di più giovani diventate spose prima e subito madri. È il destino delle donne, ma lei non conosceva le donne, aveva ancora voglia di giocare con le sue amiche e si ritrovava sposa di un falegname, ben più vecchio di lei. Un buon uomo, ma non avrebbe capito la sua voglia di giocare.
Guardò a fondo negli occhi semichiusi del suo bambino, ora poteva giocare a fare la mamma, è nessuno, neppure il suo sposo, avrebbe avuto da ridire. Solo si sentiva stanca e avrebbe voluto dormire, ma non poteva: il bambino aveva già fame e lei si trovò ad allattarlo, che sensazione strana. Ora era lui a guardarla, con gli occhi che si aprivano e a vista coperta da qualche lacrima.
Quasi supplicante, non voleva staccasi dal suo seno. E lei vide, nei suoi occhi, quelli di milioni, di miliardi di bambini che si erano affacciati e si sarebbero affacciati al mondo, miracolo della vita e della donna. E vide il destino doloroso di tanti, troppi bambini, e pensò a quello di suo figlio e pianse, provando a non farlo vedere, ma il suo sposo se ne accorse e si sentì inutile, come succede a tanti uomini, e avrebbe voluto essere diverso, ma era vecchio per qualsiasi azione d'amore verso di lei: si vergognava ad abbracciarla, a proteggerla, a darle il calore in un momento così strano per entrambi.
Sapeva che lei aveva bisogno di essere abbracciata, lo sentiva e lo vedeva nei suoi occhi, ma non era in grado di muoversi, qualcuno lo avrebbe potuto vedere e che figura avrebbe fatto? Un uomo della sua età e quella bambina. Avrebbe dovuto saperlo, proprio quando la sposava lo aveva capito, e allora perché l'aveva sposata? Per paura dello scandalo di una promessa non mantenuta? Lei lo stava guardando, come se fosse capace di leggerne il cuore, aveva capito che di certe cose una donna non si poteva interessare, sua madre era stata chiara prima di quel matrimonio, prima di dare la sua giovane figlia a quel destino che ben conosceva.
Nascere donna non era facile, non è facile, gli uomini ti guardano e ti squartano con il loro sguardo, non così era il suo sposo, ma lo stesso era uomo. Il bambino staccandosi dal seno, sazio, interruppe i suoi pensieri, lo guardò e, solo adesso si accorgeva di avere freddo, e, come se fosse ancora parte del suo corpo, lo attirò di più a se e lo avvolse stretto nella sua veste. Il bimbo la guardò stupito, ma subito capì il gesto d'amore, oh, non con il pensiero, ma coi sensi, come tutti i bambini e le bambine. Lei si sentì felice e l'uomo, che la guardava stupito, non riusciva a capire.
É questa la differenza tra le donne e gli uomini, nel capire l'altro, nell'essere disponibile, nel rinunciare a essere protagonista per quel "coso" che fa nascere dentro di sé. L'uomo scrollò le spalle, la notte era ancora lunga e il freddo si sarebbe fatto più forte, non sapeva cosa fare, sperava che la sposa e il bambino si addormentassero, senza le proteste di lei avrebbe steso il suo mantello su loro. Lei non voleva che lo facesse, le donne sanno dividere la fatica.
Guardandosi intorno vide delle luci che venivano verso di loro, ebbe paura, forse volevano cacciarli da lì, uno stallo per le bestie, un rifugio per la notte, e quelli forse non amavano gli stranieri, non sapeva che fare. Prendere un bastone, una pietra, difendersi, ma non era da solo e se fossero loro a lanciare pietre a colpirli con i bastoni. Guardò la sposa e il bimbo e pianse. Poi, una voce, lo fece finalmente sorridere: "Abbiamo portato del latte e del pane, e un po' di coperte, vi basteranno per la notte?".
Buon Natale!
INFORMAZIONI
Ugo Brusaporco
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