Perché il silenzio e non un immenso urlo?
Trema la Terra
in questi giorni in Italia.
Tremano vecchi, adulti
e bambini
nelle terre di Siria e Iraq e Yemen e Nigeria e...
E ognuno conta i suoi morti.
I nostri morti
perché compagni della strana avventura di vivere insieme
su questo pianeta.
Cammino tra il profumo delle resede
in un alba che ricorda la vita.
Della morte ricordo
il profumo
più dolciastro
di questi fiori.
E ricordo le lacrime
di chi perde un nome
amico, amante, amato.
Ed è un nome che se ne va
insieme alla sua storia
unica come tutte.
Ti ricordo
e mi manchi
in questo giorno
in cui il tuo viso
raccoglie in sé
il senso profondo
della morte:
assenza
piena di memorie.
INFORMAZIONI
Ugo Brusaporco
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.brusaporco.org