San Giò Verona Video Festival 2018

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Verona, dal 23 al 27 luglio 2018 - PARLANO RUSSO I PREMI DEL VERONA VIDEO FESTIVAL 2018. Dopo cinque intensi giorni di proiezioni che un foltissimo pubblico ha seguito e spesso anche discusso con interesse, il San Giò Verona Video Festival 2018 va agli archivi, anzi si sposta tra pochi giorni in Svizzera dov’è attesa durante il Festival di Locarno una selezione dei film premiati. Di seguito tutti i premi.

Già, i film che le giurie del Festival hanno premiato dopo lunghissime ore di confronto, anche perché come hanno confidato i giurati, la selezione offriva diverse opere interessanti, “Film che molto difficilmente si potranno vedere in Italia e anche in Europa” ha confidato Abbas Gharib, Presidente della Giuria dei lungometraggi, che non ha avuto dubbi nel premiare come miglior film “Djamilia” della giovane kirghisa Aminatou Echard, un film che ha sorpreso per la sua poesia il pubblico veronese. Miglior film corto è stato “Хамса - The Hamsa” del giovane russo Gadzhimurad Efendiev cresciuto alla scuola di Alexander Sokurov e la motivazione della Giuria non lascia dubbi: “Per la perfezione nella restituzione finale e la coerenza tra sceneggiatura, fotografia armonica e direzione non facile degli attori”. Come miglior film d’animazione, ed erano tanto i film a disegni animati provenienti da tutto il mondo, è stato giudicato “A Sonolenta” della portoghese Marta Monteiro. Se atteso era un premio a “The end of time” di Milcho Manchevski, ed è stato quello per il miglior montaggio, i due premi al film indiano “Counterfeit Kunkoo”, quello per la miglior regia alla giovanissima Reema Sengupta e quello per l’attrice alla bravissima protagonista Kani Kusruti, ben si spiegano con la motivazione per la regia: “Attraverso un linguaggio limpido e preciso la regista ci conduce nei sotterranei della società delle caste e riesce a far spiccare un personaggio femminile combattivo innalzandolo a una nuova visione della donna indiana”.

La Giuria dei cortometraggi, guidata dalla regista Lisa Castagna, ha in generale preferito i film capaci di portare avanti tematiche sociali importanti, non è così un caso che un altro film d’animazione russo, “Dva tramvaya” (I due tram) di Svetlana Andrianova, premiato per le belle musiche di Artem Fadeev, abbia ricevuto anche il premio Solidarietà Fevoss, trattando il tema del rispetto tra generazioni. Un altro film, il documentario franco-afgano “Les Fantômes de Bâmiyân” di Patrick Pleutin e Mohammad Mehdi Zafari, su quanto resta dei giganteschi Budda distrutti dai talebani, ha ricevuto il premio per la miglior fotografia dei corti e il Premio Dino Coltro sulle culture tradizionali. Il premio per la fotografia dei lunghi è andato a Vittorio Curzel per il suo applauditissimo “Storia di terre e d’acqua: Adige Etsch”.

Il Festival dà appuntamento a tutti dal 23 al 27 del prossimo luglio per festeggiare i suoi primi 25 anni.

Di seguito tutti i premi.

SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL 2018 - 24th SAN GIO' VERONA VIDEO FESTIVAL
I PREMI - THE FILM FESTIVAL AWARDS

Miglior Attrice: Kani Kusruti in “Counterfeit Kunkoo” (India, 2017), regia di Reema Sengupta

Concorso cortometraggi - short film competition

Giuria composta da:

  • Elena Gladkova, regista russa
  • Marco Ongaro, drammaturgo
  • Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta
  • Simone Villani, professore
  • Lisa Castagna, regista
Miglior Film / Best Film

Хамса - The Hamsa (Russia, 2017) di / by Gadzhimurad Efendiev.
Per la perfezione nella restituzione finale e la coerenza tra sceneggiatura, fotografia armonica e direzione non facile degli attori.
For the perfection of the final rendering and the coherence between the screenplay, the harmonious photography and the (undoubtedly not easy) direction of the cast.

Miglior Regia / Best Direction

Reema Sengupta per / for “Counterfeit Kunkoo” (India, 2017)
Attraverso un linguaggio limpido e preciso la regista ci conduce nei sotterranei della società delle caste e riesce a far spiccare un personaggio femminile combattivo innalzandolo a una nuova visione della donna indiana.
Through language that is both limpid and precise, the director leads us into the murky depths of caste society and succeeds in placing a spotlight on a combative female character, whom she raises to become a new icon of Indian womanhood.

Migliore Sceneggiatura / Best Screenplay

A / to Gilles Cuvelier per “(Fool Time) JOB” (Francia, 2017) di / by Gilles Cuvelier.
Per la creazione di un mondo e di un’atmosfera speciale, dove i rimandi e le semine vengono ripresi in un brillante gioco di continuità narrativa.
For having created a world and a very special atmosphere, in which references and foreshadowings are picked up on to create a brilliant narrative continuity.

Migliore Attrice / Best Actress

A /to Kani Kusruti in “Counterfeit Kunkoo” (India, 2017) di / by Reema Sengupta.
Realismo e coerenza nella recitazione.
Un’attrice giovane si fa strada con grande presenza anche nell’assenza di battute dentro temi difficili da affrontare per una donna, in particolare in India.
A realistic and coherent performance: this young actress shows her worth with great presence, notwithstanding a virtual lack of words, in a scenario that is difficult for any woman to face, particularly in India.

Miglior Fotografia / Best Cinematography

A / to Patrick Pleutin e / and Mohammad Mehdi Zafari per / to “Les Fantômes de Bâmiyân” (Francia, Afghanistan, 2017) di / by Patrick Pleutin e Mohammad Mehdi Zafari.
Per la felice unione di arte e immagine filmica tra fantasmi del passato e tradizione del futuro.
For the film’s highly successful combination of art and filmic images, revealing ghosts of the past and the traditions of the future.

Miglior Montaggio / Best Editing

A / to Kristina Pozenel per / for “The end of time” (USA, Cuba, 2017) di / by Milcho Manchevski.
Per l’idea, l’eleganza inesorabile e la matematica bellezza con le quali costruisce una lirica ricerca, sull’inconscio ottico.
For the idea, the inexorable elegance and mathematical beauty with which the film constructs a lyrical study of the optical unconscious.

Migliore Colonna sonora originale / Best Original Soundtrack

A / to Artem Fadeev per / for “Dva tramvaya” (I due tram, Russia, 2017) di / by Svetlana Andrianova.
Per la levità giocosa con cui la colonna sonora contrappunta momenti poetici e patetici dell’esistenza.
For the playful levity with which the soundtrack acts as a counterpoint to the poetic and pathetic moments of existence.

Miglior film di Animazione / Best Animation

A Sonolenta” (Portogallo, 2017) di / by Marta Monteiro.
Per la delicatezza con la quale la regista cita l’animazione delle origini realizzando una poetica, sinuosa fantasia puramente visiva.
For the delicacy with which the director cites the origins of animation, creating a sinuous, poetic fantasy of pure visual beauty.

Menzione Speciale / Special Mention

Bang bang” (Australia, Turchia, 2017) di / by Gulsum Guler Ozen.
Belli, delicati e perfetti i piani sequenza che, in una sorta di danza accompagnano i corpi intrecciati degli attori, in un film coraggioso che combina le contraddizioni tra luoghi comuni e denuncia sul tema scottante della violenza sulle donne.
Perfect, beautiful and delicate plans-séquences which, in a kind of dance, accompany the entwined bodies of the actors, in a courageous film which combines the contradictions inherent in stereotypes with a denouncement of the burning issue of violence towards women.

Concorso lungometraggi - Feature films competition

GIURIA/ JURY

  • Abbas Gharib (Presidente della Giuria / President of Jury)
  • Fabio Biasio
  • Davide Rossi
  • Guido Zauli

Premio come miglior film e migliore sceneggiatura - Prizes for best film and best screenplay

Djamilia (Kirghizstan, Francia, 2018) di / by: Aminatou Echard.
Per aver illustrato, tramite un linguaggio cinematografico in quanto valore espressivo, il percorso vissuto dalle donne kirghise attraverso i vari periodi socio-politici.
For having illustrated, through the expressive qualities of cinematographic language, the experiences of Kyrgyz women through various socio-political periods.

Premio per la migliore regia - Prize for best direction

A / to Heddy Maalem per / for “A L’etranger” (Francia, 2017) di / by Heddy Maalem.
Per i particolari elementi cinematografici, con i quali il regista riesce a costruire un rapporto tra lo spettatore e la spirituale personalità corporea dei protagonisti.
For the particular cinematographic elements with which the director succeeds in constructing a relationship between the spectator and the spiritual corporeal personalities of the protagonists.

Premio come migliore fotografia - Prize for best cinematography

A / to Vittorio Curzel per /for “Storia di terre e d’acqua: Adige Etsch” (Italia, 2017) di / by Vittorio Curzel.
Per le splendide immagini che illustrano un percorso attraverso la cultura e la storia del bacino dell’Adige.
For the splendid images that illustrate a journey through the culture and history of the Adige Valley.

 
Premi assegnati dalla giuria del Circolo Sociale San Giò - Prizes awarded by the San Giò Social Club Jury

Premio “Soavità” - The “Soavità” of Life Soave Prize

The Waltz” (India, 2017, 9'23''). Regia di / Directed by Sanjiban Nath.
Il film, ambientato nell'attuale Calcutta, racconta la storia difficile e complessa - accompagnata dalle note di un valzer - di un uomo e una donna che, nonostante la loro disperazione, riescono a riscoprire la dolcezza della vita danzando insieme in un ascensore stretto.
The film, set in modern-day Calcutta, tells the difficult and complex story - accompanied by the notes of a waltz - of a man and a woman who, in spite of their despair, succeed in rediscovering the sweetness of life by dancing together in a narrow elevator.

Premio Fevoss per la solidarietà sociale - The Social Solidarity Fevoss Prize

Dva tramvaya” (I due tram, Russia, 2017, 10'). Regia di / Directed by Svetlana Andrianova.
Il film rivela, con la sua splendida animazione, il trasferimento da una generazione all'altra di saggezza e valori: coloro che inizialmente devono essere aiutati diventano quelli che offrono il loro sostegno a chi è in difficoltà.
The film reveals, with its splendid animation, the transferal from one generation to another of wisdom and values: those who at first need to be helped become those who offer their support to those in difficulty.

Premio Dino Coltro sulle culture tradizionali - The Dino Coltro Traditions Prize

Les Fantômes De Bâmiyân” (Afghanistan, 29'40”). Regia di / Directed by Patrick Pleutin.
L'opera conduce lo spettatore ad esplorare le tradizioni artistiche del popolo afghano. Il personaggio principale è un artista che, attraverso la sua ricerca, riscopre e mette in luce le tradizioni e la spiritualità della sua gente.
The opera leads the spectator to explore the artistic traditions of the Afghan people. The main character is an artist who, through his research, rediscovers and highlights the traditions and spirituality of his people.

 

PREMI SPECIALI - SPECIAL PRIZES
“Premio Mario Dall’Argine”, al personaggio che più si adopera alla diffusione della cultura cinematografica

A / to Elena Gladkova
Una giovane regista che con coraggio promuove il cinema indipendente in tutto il mondo.
A young woman director who courageously promotes independent cinema all over the world.

Premio “Abbas Kiarostami, l’undicesima stella” al film che meglio sa raccontare il nuovo cinema d’autore

Viti al Sole, Vita nel Buio” (Belgio, Italia, 2018, 9’50”) di / by Paolo Zagaglia.
Un film che illumina un mondo che brancola nella paura del buio con un linguaggio di purezza lunare.
A film that illuminates a world that gropes in the fear of the dark with a language of lunar purity.

 


“Rieccoci, un foglio bianco davanti, le parole da scrivere, con i film che ti chiamano per essere ricordati, e sono tanti, e anche 24 edizioni di questo Festival sono tante, e le immagini che sono accumulate hanno raccontato insieme alle loro storie il tempo, tanto che ne è passato da quando questa avventura di immagini in movimento è cominciata”. (Ugo Brusaporco) 24° San Giò Verona Video Festival. Manifestazione internazionale di immagini in movimento
Verona 23-27 Luglio 2018. Sala del CTG a Santa Maria in Chiavica, Via Santa Maria in Chiavica 7, Verona - Centro Storico. Proiezioni dalle 16.30 e dalle 21, ingresso gratuito.

Ricordando Giorgio Trentin (1924-2018)

Sala del CTG a Santa Maria in Chiavica, Via Santa Maria in Chiavica 7, Verona

“Siamo ancora con le stesse date, 23-27 luglio, i luoghi sono cambiati, ma come lo scorso anno saremo nella bellissima Santa Maria in Chiavica, non saremo fuori perché non abbiamo i soldi per allestire lo spazio aperto. Eravamo nati come Festival estivo; lentamente ci siamo affinati come Festival e basta. Come un momento di riflessione sullo stato del Cinema, che questo è il senso dei veri Festival, non tappeti rossi dove passano abusate figure, ma momenti in cui ci si confronta con le novità proposte dal nuovo Cinema. Come succede in ogni fiera, perché un Festival non è un Museo. Ad accalappiare sponsor e un pubblico televisivo che non ama il Cinema, almeno il Cinema che non conosce. Quel pubblico che si vede cento repliche di Don Camillo e si spaventa davanti a Kiarostami o a Sokurov. Il nostro Festival cerca i nuovi Kiarostami e Sokurov e non cerca repliche continue come quelle che Hollywood e i suoi divi propongono. Ed è importante allora che Milčo Mančevski, Leone d’Oro a Venezia nel 1994, l’anno di nascita del nostro Festival, abbia scelto di partecipare al San Giò Verona Video Festival 2018 per mettersi a confronto con un mondo di giovani e meno giovani che puntano a far vedere il loro lavoro dietro la macchina da presa e non il loro essere capaci di stare su un tappeto rosso.
Durante la selezione ho riso e pianto di fronte a opere immense come quella di uno straordinario Paolo Zagaglia, che da, cieco, ancora lezione di cinema, e non dico altri nomi perché tutti meritano una prima pagina per la loro Arte per il loro dire. Penso a Lorena Sopi, ventenne che dal Kosovo ci ha portato due incredibili film, uno già passato a Cannes, a Carla Andrade che si è tuffata nel deserto di Atacama per dire del nostro essere oggi. Penso alla poesia di Aminatou Echard splendida nel raccontare in una favola il doloroso mondo di chi nasce donna.

È un festival di argomenti forti, dove si racconta degli italiani che non sono riusciti o non hanno voluto lasciare l’Istria, di chi si impegna a Palermo nel cercare di salvare ragazzi e ragazze da un destino segnato nel cuore dell’Albergheria, alle spalle dello storico mercato di Ballarò. E dove si ride a crepapelle con due ragazzotti che si scazzottano in un ufficio di polizia il giorno di San Valentino o dove si incontra la paura in un paio di horror sanguinolenti.
Il Festival è questo e di più, è scoperta di immagini nuove, alcuni provocanti, altre capaci di sorprendere, tutte di dare emozioni. E ci sarà spazio anche un vero ricordo del ’68 grazie a un grande regista Gerd Conradt, celebrato alla Berlinale, dove si sono visti proprio i film che qui presentiamo, un modo per capire il diverso significato che ha avuto in Europa quel momento, pallidamente vissuto in Italia. Ci sarà anche il ricordo di Giorgio Trentin, regista e storico giurato del Festival, un Festival che sempre deve ringraziare amici che stanno nascosti, come Carla Riolfi, Giulia Siviero, Alfredo Dal Corso, Gianni Formizzi, Umberto Fraccaroli, Massimo Mariotti, Sandro di Todaro, Walter Rauhe, le Grafiche Aurora, il CTG... e tanti altri che come noi non amano i tappeti rossi.
Il Festival si chiuderà con l’Adige protagonista e a cantarlo sarà Vittorio Curzel, uno che ha già raccontato il disastro di Dresda e ora affronta il destino di questo fiume maltrattato. Buone visioni a tutti.”

Ugo Brusaporco

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Il Festival è un’idea di Ugo Brusaporco, fondatore e direttore artistico
Stampa: Grafiche Aurora, Verona

INFORMAZIONI

San Giò Video Festival

Via Sottoriva 9, 37121 Verona
Mob. 348 2296619 - 347 8272632
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web www.sangiofestival.it

Numeri utili durante il Festival:

  • Ugo +39 348 2296619
  • Michael +39 347 827263